ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

"Sputi e schiaffi sul bus agli alunni in gita": autista sotto accusa

Caos durante un viaggio d’istruzione della Gaudiano di Pesaro a Udine. Una mamma racconta: "Mia figlia colpita con una gomitata"

"Alunni presi a schiaffi dall'autista". Tensione alla gita della ‘Gaudiano’ a Udine. I genitori: "Anche uno sputo e una gomitata ai nostri figli" (foto di repertorio)

"Alunni presi a schiaffi dall'autista". Tensione alla gita della ‘Gaudiano’ a Udine. I genitori: "Anche uno sputo e una gomitata ai nostri figli" (foto di repertorio)

Pesaro, 23 maggio 2024 – “L’autista ha colpito un alunno con un ceffone in piena faccia poi lo ha preso per il colletto e gli ha sputato. Mia figlia si è spaventata, ha provato ad allontanarlo dall’amico e si è presa una gomitata vicino all’occhio". E’ il racconto della mamma di una studentessa di una terza media della scuola "Gaudiano" che dal 7 al 9 maggio scorso ha partecipato ad una gita a Udine e Trieste, tre classi in tutto per un centinaio circa di ragazzini di 13 anni accompagnati dagli insegnanti. Un episodio tanto terribile quanto inaspettato che ha indignato le famiglie dei due ragazzini coinvolti al punto che hanno affidato la questione ad un legale.

La mamma della giovanissima, che al ritorno dalla gita è stata medicata dai sanitari del pronto soccorso di Pesaro (che le hanno dato alcuni giorni di prognosi) ricostruisce l’accaduto. "Erano circa le 23 quando nella chat della scuola ho letto un messaggio inviato dalla mamma dell’altro ragazzino che chiedeva ‘qualcuno sa cos’è successo?’. Allarmata per il contenuto del messaggio e anche per l’orario ho chiamato mia figlia. Non mi ha risposto lei direttamente ma una sua amica che mi ha riferito ‘è successo un casino’. A quel punto ho voluto parlare direttamente con lei e l’ho sentita scossa, aveva avuto un attacco di panico e soffre anche d’asma. Mi faccio passare la professoressa che le stava accanto e che anche in seguito le è stata molto vicina e mi ha detto di stare tranquilla". Impossibile stare sereni, soprattutto con una brutta sensazione addosso.

"Quella notte ho dormito malissimo e l’indomani molto presto ho richiamato mia figlia che a quel punto mi ha raccontato tutto". Mi ha detto che la sera prima, intorno alle 20, quando stavano scendendo dal pullman per tornare in hotel in effetti sul mezzo c’era parecchia confusione, qualcuno faceva i cori e altri battevano sulla cappelliera. Alcuni alunni erano già fuori dal pullman per recuperare i bagagli e così gli insegnanti. Appena è sceso l’ultimo professore mia figlia mi ha raccontato che l’autista si è alzato e, tra una bestemmia e l’altra, ha preso di mira un ragazzino e lo ha minacciato con il pugno, poi si è tirato indietro, poi ci ha ripensato e gli ha tirato uno schiaffo in pieno viso. Il ragazzino è rimasto inerme e non ha reagito. L’autista lo ha anche preso per il colletto e gli ha sputato in faccia e poi mi ha detto che ha fatto il gesto come per colpirlo nuovamente. In tutto questo mi ha detto che il suo compagno non si è mosso. Mia figlia spaventata ha cercato di allontanarlo e si è presa una gomitata vicino all’occhio. Alla scena hanno assistito una decina di ragazzini che ancora non erano scesi dal pullman e che sono rimasti terrorizzati. Tutto è accaduto in un tempo molto veloce. Quando la prof che era di sotto si è accorta ha cercato di calmare tutti e lui ha chiesto scusa. Ora i ragazzi sono ancora provatissimi per l’accaduto. Abbiamo ricevuto molti messaggi di solidarietà da parte delle altre famiglie e anche le scuse da parte della scuola".

La gita si è conclusa, come previsto, il 9 maggio: è stato lo stesso autista a riaccompagnare i ragazzini nel viaggio di ritorno e, all’arrivo, lo aspettavano le famiglie indignate e desiderose di ricevere spiegazioni "Ci ha chiesto scusa – racconta la mamma della giovane -. Ma noi siamo molto arrabbiati e ci siamo affidati a un legale". Abbiamo contattato anche la preside della "Gaudiano" Angela De Marchi che ha preferito non commentare "non rilascio alcuna dichiarazione". Abbiamo contattato anche l’azienda di autotrasporti che ci ha riferito di non essere a conoscenza del fatto.