ROBERTA BEZZI
Cronaca

Arriva il Record store day, il giorno dei vinili

Il 12 aprile i negozi di dischi celebrano l’uscita di lp pubblicati per l’occasione. "Ma rispetto ai primi tempi c’è meno entusiasmo"

Marcello Pirazzoli di Rok con. album dei Sex Pistols e di Lou Reed (Foto Zani)

Marcello Pirazzoli di Rok con. album dei Sex Pistols e di Lou Reed (Foto Zani)

Il prossimo 12 aprile si celebra il ‘Record Store Day’, la giornata mondiale ideata nel 2007 dall’impiegato statunitense Chris Brown con l’intento di celebrare il vinile e quindi i negozi di dischi indipendenti. Se fino a qualche anno fa la festa era molto sentita e partecipata, con tanti eventi e iniziative, ora l’entusiasmo si è un po’ raffreddato. "L’iniziativa era nata con delle buone intenzioni – afferma Gianni Corbari di Jean Music Room a Ravenna – in un negozio Usa indipendente come il nostro. I primi anni sono stati fantastici, gioiosi e spontanei. Poi però è prevalsa la volontà di fare business da parte delle tre grandi multinazionali che detengono diritti dei dischi, con l’uscita di dischi costosi in edizioni colorate e numerate. Per noi che puntiamo più sulla parte storica che sulle nuove uscite, e quindi più sul mercato del collezionismo, non ha più molto significato. Per cui, nei prossimi giorni saremo a una fiera estera alla ricerca di novità per i nostri clienti più fedeli. Per il resto, come sempre durante l’anno, porteremo avanti le nostre iniziative culturali tra cui la lettura di poesie e l’omaggio di un vinile di musica classica agli under 20".

Sulla stessa lunghezza d’onda è Flexi di Lugo, negozio aperto nel 1981. "Siamo stati tra i primi a festeggiare il ‘Record Store Day’ – racconta Lorenzo Guerra –, di cui conservo ancora vecchie locandine, quando ancora in tanti non lo conoscevano. Ma ora è diventato appannaggio delle grandi major che fanno uscire 500 pubblicazioni. Noi ne avremo alcune, ma non tutte ovviamente perché altrimenti sarebbe troppo oneroso. Mancando lo spirito originario di vera festa dei negozi indipendenti, per la prima volta abbiamo deciso di non fare dj set e concertini".

Anche la Casa del Disco di Faenza, per la prima volta, non organizzerà nulla di particolare per la ricorrenza. "Saremo comunque aperti e avremo le produzioni discografiche in uscita per la giornata – ricorda la titolare Livia Fagnocchi –. Resta una giornata importante per valorizzare, attraverso i media nazionali, la presenza dei negozi di dischi diffusi nel territorio. Non è scontato se si considera che in molti si stupiscono che siamo ancora aperti… E invece sì, e ci siamo tutto l’anno. Va però detto che tra i dischi in uscita per l’occasione, ci sono poche ‘chicche’, prevalgono prodotti di nicchia per super fan. L’attesa maggiore è per l’album di Lucio Corsi prevista però per il giorno prima. Gran parte dei nostri ordini sono su prenotazione". Fagnocchi rileva infine un bel segnale: l’alta affluenza di under 20 che si associa al ritorno dei trentenni e anche dei quarantenni.

Il prossimo ottobre, festeggerà ben 28 anni il negozio di musica e dischi Rok di Ravenna. "Questo è un momento storico complicato – afferma Marcello Pirazzoli – perché i dischi sono diventati di nicchia, per le vendite soprattutto. Avremo alcuni titoli particolari già ordinati, non facili da reperire visto che sono in edizioni limitate. Cosa è successo in questi ultimi 10-15 anni? C’è stato un calo mondiale di creatività in ambito musicale ed è mancato un ricambio generazionale. I giovani interessati alla musica ci sono ma non ci sono gruppi e artisti nuovi al di là di quelli più commerciali. Chi ha 20 anni adesso si trova a non ascoltare più coetanei, ma artisti dell’età dei loro genitori o persino nonni in alcuni casi".

Roberta Bezzi