Campeggi a Ravenna: lotta agli abusivi, scattano i primi Daspo urbani

Nel weekend , a Marina di Ravenna e Lido di Dante, nove i provvedimenti di allontanamento per camper fermi nei parcheggi. Applicato il nuovo regolamento di polizia urbana contro i furbetti della vacanza

Un momento dell’operazione della polizia locale di Ravenna

Un momento dell’operazione della polizia locale di Ravenna

Ravenna, 24 maggio 2021 - Avevano fermato i loro camper negli stalli sosta per le auto, stazionandovi tutta notte, dormendo e mangiando all’interno, consapevoli del fatto che il codice della strada glielo consente. Non però il nuovo regolamento di polizia urbana adottato dal Comune e che tra i provvedimenti varati all’unanimità ne ha introdotto uno specifico per contrastare il fenomeno dei campeggiatori abusivi, che riguarda nomadi ma anche comuni turisti che nei weekend prendono d’assalto i lidi, occupando parcheggi per intere giornate e attuando, secondo chi ha pensato la norma, una sorta di turismo parassitario contro il quale i residenti più volti si sono scagliati.

L'aggiornamento Ravenna, i camperisti multati: "Non siamo abusivi"

È il caso, ad esempio, di Marina di Ravenna e proprio da qui è partito il giro di vite della Polizia locale che nella sola giornata di sabato ha elevato sette contravvenzioni da 150 euro ad altrettanti camperisti accompagnate – e qui sta la vera novità – da provvedimenti di allontanamento da Ravenna per un minimo di 48 ore. L’anticamera di quello che, in caso di recidiva, il prefetto può trasformare in un Daspo urbano della durata di diversi mesi. I camperisti sono stati multati in particolare nella zona di piazzale della Marina e via delle Nazioni, dove il fenomeno del campeggio abusivo è particolarmente contestato dai residenti, poiché fautori di vacanze mordi e fuggi, che spesso mangiano al sacco e dal punto di vista economico alla città portano poco o nulla. Altre due sanzioni analoghe sono scattate a Lido di Dante. Perché vi sia attività di campeggio, anche fuori delle aree attrezzate, il codice della strada prevede che il mezzo appoggi i piedini di stazionamento, scarichi fluidi e aumenti il volume della propria sagoma con pertinenze. Proprio l’assenza di queste tre situazioni, o la mancanza di cartellonistica che li informasse del divieto, è stata presa a giustificazione dai campeggiatori di strada per ritenersi in regola. Ma il regolamento di polizia urbana è andato oltre, individuando tre zone a tutela rafforzata – centro, i nove lidi e area di Sant’Apollinare in Classe – in cui sono previsti "divieto di stazionamento o di occupazione di spazi" come appunto i piazzali di parcheggio, e inoltre mutuando dal Decreto Minniti la misura del Daspo urbano in caso di reiterazione delle condotte. La norma , all’articolo 15 comma 4, recita: "Al di fuori degli spazi appositamente individuata, è inoltre vietata qualsiasi attività assimilabile al campeggio, vale a dire occupazione di spazi ed aree pubbliche e sottrazione, pertanto, dal libero uso della comunità, effettuata tramite parcheggio e stazionamento prolungato di veicoli adibiti a dimora occasionale, posizionamento in loro prossimità di sedie e tavoli, utensili per il bucato e simili". Tra i multati vi è infatti anche un nucleo di nomadi. Ma anche per i furbetti del campeggio, a Ravenna, sembra finita l’epoca della vacanza a scrocco o quasi.