Gli spazi dell’ex chiesa di San Nicolò destinati al Campus di Ravenna

Il piano di ampliamento e razionalizzazione degli spazi dell’Ateneo. Previsto un investimento di 10 milioni. Saranno realizzati una nuova sala studio con biblioteca, laboratori e aule per il corso di Restauro

L'ex chiesa di San Nicolò

L'ex chiesa di San Nicolò

Ravenna, 28 marzo 2024 - “L’Ateneo ha elaborato un importante piano di ampliamento e razionalizzazione degli spazi nel Campus di Ravenna. Tale piano, che prevede un investimento complessivo di circa 10 milioni di euro, riguarda una serie di interventi edilizi già in corso, finalizzati al completamento della sede della Scienze Ambientali a Sant’Alberto, alla manutenzione e rifunzionalizzazione di Palazzo Corradini e di Casa Traversari e alla sistemazione degli spazi della ex Fisioterapia per le esigenze dei corsi di area medica. Inoltre, è in previsione un potenziamento degli spazi della sede di via Tombesi dall’Ova, che comprenderà anche una nuova sala studio”. Sono le parole di Giovanni Molari, Rettore dell'Università di Bologna.

Grazie alla stretta collaborazione tra il Comune di Ravenna e l’Alma Mater, il Campus di Ravenna dell’Università di Bologna si amplia. Ad esso saranno infatti destinati gli spazi dell’ex chiesa di San Nicolò, che fino a qualche tempo fa ha ospitato il Museo Tamo, le cui collezioni sono state destinate al Museo Classis per farne un polo unico di valorizzazione del mosaico antico.

L’acquisizione di questo edificio fa parte di un piano dell’Alma Mater per il Campus di Ravenna che prevede sia il potenziamento degli spazi per le studentesse e gli studenti e di spazi per la didattica e la ricerca con nuove acquisizioni, sia la razionalizzazione e ottimizzazione degli spazi esistenti. Nell’ex chiesa di San Nicolò sarà realizzata una nuova sala studio con dotazioni bibliotecarie, della superficie complessiva di circa 950 metri quadrati. A questa si aggiungeranno altri spazi presenti nelle corti interne – per circa ulteriori 350 metri quadrati – da destinare a laboratori e aule per i corsi di studio in Restauro.

Infine, sarà realizzato un punto ristoro a cui saranno collegati ampi spazi coperti nei chiostri. “A queste iniziative – prosegue il Rettore – si aggiunge lo spazio ex Tamo presso la chiesa di San Nicolò, messo a disposizione dall’amministrazione comunale, che ringrazio per la sensibilità e la collaborazione dimostrata. Il piano sarà completato quando sarà possibile entrare in possesso di un nuovo edificio da destinare principalmente a aule e laboratori per la didattica, che permetterà di completare l’offerta di spazi didattici e per servizi agli studenti nel Campus ravennate, rendendolo pienamente adeguato al consolidamento e futuro sviluppo dell’offerta universitaria nella città”. 

Per un completo consolidamento del Campus di Ravenna si renderà infatti necessaria l’acquisizione di un ulteriore nuovo edificio di circa 3mila metri quadrati da destinare ad aule per l’attività didattica con integrati da laboratori didattici e di ricerca. Inoltre, gli edifici oggi esistenti saranno oggetto di una generale riqualificazione sia edilizia che impiantistica – peraltro già iniziata e in corso in alcuni edifici del Campus – perseguendo anche una razionalizzazione dell’uso degli spazi interni finalizzata sia ad aumentare le dotazioni di servizio agli studenti, ad esempio prevedendo in ogni edificio sale studio e punti di ristoro, sia a migliorare la flessibilità d’uso di aule e laboratori riconducendo le loro dimensioni a quelle maggiormente necessarie all’attività didattica del Campus. 

“Siamo estremamente orgogliosi e grati – dichiarano il sindaco Michele de Pascale e l’assessore all’Università Fabio Sbaraglia - per l’investimento che l’Alma Mater Studiorum sta compiendo sul nostro Campus in ordine all’ampliamento e al consolidamento dei corsi presenti a Ravenna e viviamo a un tempo come una grandissima opportunità e come un’importante responsabilità l’andamento in crescita delle immatricolazioni su Ravenna”.