Furti nei capanni in piazza : "Serve più sorveglianza, anche con street tutor"

Il vicesindaco Fusignani interviene dopo gli episodi durante le festività "Forze dell’ordine fanno il possibile, ma non possono essere sempre ovunque".

Furti nei capanni in piazza : "Serve più sorveglianza, anche con street tutor"

Furti nei capanni in piazza : "Serve più sorveglianza, anche con street tutor"

Piccoli furti nei capanni di Natale. Episodi di poco conto dal punto di vista del valore della merce rubata, ma che negli ultimi giorni hanno fatto rumore soprattutto per il punto in cui sono avvenuti: in piazza del Popolo, nel cuore del centro storico, tra il municipio e la Prefettura, in un riquadro peraltro sorvegliato da tempo dalle telecamere. Era notte fonda, certo, ma il fatto che ladri possano aver colpito senza paura in un luogo così centrale ha lasciato tanti atterriti, soprattutto in una città che da anni discute e combatte contro il fenomeno dei furti (nelle case e non solo). Secondo il vicesindaco con delega alla Sicurezza e alla Polizia locale Eugenio Fusignani la soluzione per il futuro sta negli ’street tutor’, volontari con specifica formazione, a sorvegliare luoghi nevralgici come la piazza. Non solo, ma recentemente in Prefettura è stato firmato il patto ’Mille occhi sulla città’ per aumentare la sorveglianza e che include anche i servizi di vigilanza privata. "Sui piccoli furti c’è tutto un tema giovanile spiacevole. Sul caso specifico dei furti nei capanni ci sono delle indagini in corso che chiariranno le responsabilità, ma le due cose potrebbero non essere disgiunte. Il fatto, però, è che ogni volta si richiamano le forze dell’ordine, si chiedono più controlli: ma l’impegno da parte delle forze dell’ordine già c’è. Non è possibile però che gli uomini in campo stiano 24 ore su 24 a presidiare un luogo, il territorio è vastissimo e non basterebbero tutte le forze di polizia per sorvegliare tutto sempre. La Regione Emilia-Romagna ha istituito una figura importante, che è quella degli street tutor: forse da lì può venire la soluzione. Sono un po’ come gli steward dentro agli stadi. E io ritengo che se si organizza un evento di qualsiasi tipo debba essere predisposto una sorveglianza di questo tipo".

La figura dello street tutor, secondo quanto riporta la Regione, "contribuisce alla prevenzione dei rischi, alla mediazione dei conflitti nello spazio, anche pubblico, adiacente ai locali e ai luoghi nei quali si svolgono gli eventi e coopera con le polizie locali e nazionali in relazione alle rispettive competenze". Per diventarlo occorre seguire un corso di formazione di 10 ore che chiarisce ruoli, responsabilità e la collaborazione con le forze di polizia. Si tratta di volontari. "Sarebbero utili anche fuori dalle attività commerciali, sorvegliando e ammonendo i ragazzi che buttano vetri per terra o si fermano a fare i propri bisogni corporali – aggiunge Fusignani –. Lo Stato non può essere presente 24 ore su 24 a fare controlli ovunque, ed è giusto che le attività in centro ci siano e vengano incentivate. Additarle non è un’operazione intelligente. Ci sono norme che vanno rispettate e per quanto mi riguarda queste imprese sono degne della massima attenzione dell’amministrazione, che farà di tutto per consentire lo svolgimento regolare delle attività. E ovviamente tra gli oneri c’è anche quello di tutelare la clientela".

Il riferimento di Fusignani è anche alla polemica sul mercato coperto che ha tenuto banco nelle ultime settimane, e che "è un punto importante per la valorizzazione del centro. La questione è legata anche ai rumori, ma ci sono anche altre attività che determinano assembramenti e fenomeni che possono portare ad aspetti di degrado. In centro andremo sempre di più a sanzionare e tenere controllati i fenomeni di degrado fuori locali". A breve il vicesindaco incontrerà le associazioni di categoria sul tema della sicurezza per le attività in centro.

sa.ser