LUIGI SCARDOVI
Cronaca

Grandine a Ravenna, i danni: campi imbiancati, distrutti i germogli

Chicchi anche di 3 centimetri. Col diretti: “Alberi da frutto e seminativi i più danneggiati. Pesco, albicocco e susino sono in fase di piena fioritura”

Lugo (Ravenna), 3 aprile 2023 – Scrosci di pioggia, brusco calo termico, ma soprattutto una fitta grandinata che in pochi minuti ha imbiancato strade, campi e tetti (video e foto). È lo scenario che nel primo pomeriggio di ieri ha caratterizzato un’area a nordovest della provincia compresa tra i territori comunali di Sant’Agata sul Santerno, Massa Lombarda e alcune aree del conselicese nel territorio lughese. A una discreta prima parte di mattinata ha fatto seguito un rapido peggioramento, con la formazione di nubi sempre più minacciose.

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Grandine: i danni nei campi

Da un primo monitoraggio avviato da Coldiretti Ravenna risultano danneggiati alberi da frutto e seminativi. Lievi danni anche sui primi germogli di vite. L’intensa grandinata, proseguita per una buona mezz’ora ha letteralmente imbiancato i campi arrecando danni in particolare sugli impianti di pesco, albicocco e susino in fase di piena fioritura. Con l’obiettivo di delineare con precisione il territorio colpito dal maltempo, Coldiretti Ravenna sta invitando gli associati a segnalare i danni subiti. Successivamente verrà interpellata la Dirigenza territoriale per l’Agricoltura della provincia di Ravenna chiedendo una rapida verifica della situazione al fine di accertare le reali perdite economiche e fondiarie subite con la conseguente individuazione dei benefici di legge applicabili.

L’esperto

Pierluigi Randi, tecnico meteorologo certificato e meteorologo Ampro (Associazione meteo professionisti) e grande esperto in particolare proprio di fenomeni temporaleschi spiega: "Questi sono fenomeni tipici di questa fase primaverile e che a livello statistico interessano più spesso la parte occidentale della provincia. La parte orientale è infatti meno soggetta ad eventi temporaleschi perché l’aria che arriva dal mare è più fredda ma anche più stabile. Si è trattato di celle temporalesche sparse che si sono rivelate più attive lungo una linea, con asse nordovest-sudest, che si è sviluppata dove sono andate a convergere una corrente da nordest che entrava dalla costa mare e una da nordovest che era già presente in mattinata. La presenza in quota di aria molto fredda sovrapposta ad aria relativamente mite presente nei bassi strati ha favorito lo sviluppo di temporali. L’aria fredda in quota (a circa 5500 metri c’erano meno 30 gradi) ha facilitato la caduta di grandine, con chicchi del diametro compreso tra gli uno e i tre centimetri".

Le previsioni meteo

Infine le previsioni: "Sarà una settimana piuttosto fredda con nuvolosità irregolare alternata a schiarite. Tra mercoledì e venerdì non sono da escludere delle gelate notturne".