Morti in moto nell’incidente sull’Adriatica a Ravenna: dolore e sgomento per Monica e Luca

L’incredulità dei residenti a Belricetto di Lugo, dove i coniugi abitavano e gestivano insieme la casa famiglia ‘Zio Giò’, e nelle località limitrofe

Luca Donati e Monica Tarroni e la casa famiglia 'Zio Giò'

Luca Donati e Monica Tarroni e la casa famiglia 'Zio Giò'

Belricetto di Lugo (Ravenna), 31 marzo 2024 - Sgomento, incredulità e dolore. Sono i sentimenti che accomunano numerose persone (residenti non solo a Belricetto di Lugo, paese in cui abitavano e gestivano insieme la casa famiglia ‘Zio Giò’, ma anche di località limitrofe in cui erano conosciuti, anche per il lavoro che avevano svolto prima di intraprendere la suddetta attività), dopo aver appreso la tragica notizia della scomparsa di Monica Tarroni e del marito Luca Donati, avvenuta ieri sera a causa di una pauroso incidente stradale verificatosi lungo la statale 16 Adriatica all’altezza di Savio.

Alla luce di una prima ricostruzione, intorno alle 19 la coppia (55 anni lei e 47 anni lui), che in sella una Honda Cbr stava percorrendo la Statale diretta verso casa, è venuta a collisione con un’auto che la precedeva. Vettura con cui il conducente, stando alla prime ricostruzioni, stava effettuando un’inversione. Uno schianto che non ha purtroppo lasciato scampo ai due motociclisti, deceduti praticamente sul colpo.

Per la piccola frazione di Belricetto, dove le prime sia pure scarne notizie avevano già cominciato a diffondersi già nella tarda serata di ieri, quella odierna, che doveva essere una giornata di festa, si è trasformata in una Pasqua di dolore. Monica Tarroni, che il prossimo 5 maggio avrebbe compiuto 56 anni, aveva tre figli. Era stata educatrice per disabili e dal 2015 era la referente di ‘Zio Giò’. La coppia, pur essendo quasi sempre presente in struttura assieme a operatrici e gestendo una dozzina di ospiti, risiedeva nella vicina via Pollarola.

Davvero tante le manifestazioni di cordoglio e di vicinanza espresse, sia direttamente che attraverso i social, nei confronti dei famigliari. Al grande dolore per questa tragedia, ora si pone il problema della gestione dei ‘nonni’ attualmente ospitati nella struttura.