Tra le proteste dei residenti, preoccupati per la situazione di degrado in cui versa via Maggiore tra alberi abbattuti, rifiuti abbandonati e deiezioni di animali, ieri sono stati tagliati altri pini. A effettuare l’intervento, per conto del Comune di Ravenna, sono stati gli operai di Azimut con la supervisione di un tecnico agronomo.
Sono dieci in tutto le piante abbattute, all’altezza del civico 108: pini marittimi che con la loro chioma troneggiavano ai lati della strada che si irradia da porta Adriana subito fuori dal cuore della città. L’intervento è stato effettuato dopo un controllo delle alberature iniziato un paio di anni fa. Come spiegano da Azimut, prima è stato effettuato un controllo visivo e poi uno dinamico per verificare la tenuta, la stabilità e la resistenza dell’apparato radicale. Ora, dopo all’abbattimento delle dieci piante effettuato nella giornata di ieri, l’obiettivo del Comune è quello di sostituire i pini tagliati con essenze idonee e adeguate per dimensioni. L’esempio è quello della pianta tagliata in via Baccarini, all’angolo con via Rondinelli, dalle parti del museo Tamo. Intanto però i residenti protestano: "Da anni tagliano pini ma non li sostituiscono e cementificano".
m.m.