REDAZIONE RAVENNA

"Sarò io il prossimo femminicida". Condannato ex marito violento

Tre anni e mezzo (il Pm ne chiedeva sei) per un 43enne che minacciava di morte moglie e figlia piccola

Tre anni e mezzo (il Pm ne chiedeva sei) per un 43enne che minacciava di morte moglie e figlia piccola

Tre anni e mezzo (il Pm ne chiedeva sei) per un 43enne che minacciava di morte moglie e figlia piccola

"Il prossimo sarò io a finire in galera, non mi interessa nulla", avrebbe detto una sera davanti al telegiornale, mentre scorrevano le immagini dell’ennesimo femminicidio. E in effetti la sua condotta è finita al centro di un’indagine. Ieri mattina, per quei comportamenti, un cittadino rumeno di 43 anni è stato condannato a tre anni e mezzo di reclusione dal tribunale collegiale, composto dalla presidente Antonella Guidomei e dai giudici a latere Cosimo Pedullà e Natalia Finzi.

Le vittime sono l’ex moglie e la figlia minorenne, già da quanto quest’ultima era appena una bambina, da sempre al centro di un’escalation di violenze fisiche e psicologiche: schiaffi, pugni, minacce, insulti, fino a veri e propri episodi di terrore domestico. In un’occasione, il 13 febbraio 2024, l’uomo avrebbe afferrato la donna per il collo alla presenza della figlia, e subito dopo avrebbe telefonato alla madre per dirle che stava per ucciderle entrambe.

La donna ha raccontato di non aver mai trovato il coraggio di recarsi al Pronto Soccorso per paura, ma a febbraio 2024, dopo l’ennesima aggressione subita mentre l’uomo era ubriaco, ha sporto la prima denuncia ai carabinieri di Ravenna, dopo avere sentito al telefono con la propria madre dire che avrebbe ucciso sia lei che la loro figlia, costringendole a chiudersi in camera. Ne sono seguite altre: a marzo, quando la donna considerava la relazione finita, si è ritrovata a casa al freddo e al buio, perché lui aveva staccato luce e riscaldamento. A settembre, un messaggio su WhatsApp: "Vi ammazzo". La procura, con il Pm Raffaele Belvedere, aveva chiesto sei anni di carcere. Le due donne, costituite parte civile con l’avvocato Valentina Bartolini, riceveranno 5.000 euro di risarcimento ciascuna. L’uomo, ancora gravato dalla misura dei divieto di avvicinare e comunicare con la ex moglie, ieri in dichiarazioni spontanee ha negato ogni addebito.