Un altro emulatore. Segato un autovelox a Castel Bolognese, in stile Fleximan

Ieri notte su via Borello. Inquirenti a caccia su varchi, telecamere e celle telefoniche. Lo sdegno del sindaco Della Godenza.

Un altro emulatore. Segato un autovelox a Castel Bolognese, in stile Fleximan

Un altro emulatore. Segato un autovelox a Castel Bolognese, in stile Fleximan

Davvero improbabile che dietro ci siano le stesse mani della prima volta. Mentre è plausibile che magari a piazzare l’insensato e ingiustificabile raid vandalico, possano essere state più di due mani. Tipo dal bar sport alla strada con un comune proposito criminoso dopo avere visto in tv che altri ’leoni da notte e nebbia’ hanno fatto la stessa cosa in altre città d’Italia.

Di fatto una seconda sortita in stile Fleximan, è stata compiuta in meno di 24 ore sul territorio ravennate. In particolare ieri notte è stato abbattuto lo strumento in zona via Borello nei pressi dell’incrocio tra le vie Rio Sanguinario e Paoline Lesina a Castel Bolognese. "Ignoti - ha scritto un comprensibilmente adirato sindaco Luca Della Godenza - hanno tagliato il palo che sorreggeva il velox necessario al raggiungimento dell’obiettivo di rispetto dei limiti di velocità quindi di sicurezza stradale, pertanto sarà ripristinato al più presto. Abbiamo sporto denuncia e condanniamo questo gesto".

La notte precedente era toccato al palo del velox sul Dismano nei pressi della frazione di Osteria, alle porte di Ravenna, dopo che nei giorni precedenti era stato affisso un cartello di incoraggiamento in tal senso sull’apparecchio di via Bellucci.

Sul caso di Castel Bolognese, così come su quello di Ravenna, indagano gli agenti della polizia locale (si procede per danneggiamenti aggravati). Compiere un raid come i due in questione, è relativamente semplice per chi abbia un poco di dimestichezza con il flessibile e il taglio di metalli. Basta portarsi appresso uno strumento con batteria, tipologia molto in uso al giorno d’oggi anche tra i semplici appassionati di bricolage e non solo tra gli artigiani. Esclusa dunque la ricerca porta a porta dell“arma del delitto“, gli inquirenti si dovranno concentrare con strumenti da campo. Vedi varchi stradali, celle telefoniche e telecamere di sicurezza. Perché se anche i nostri campioni del flessibile da grandi magazzini hanno scelto obbiettivi fuori mano per passare inosservati (sul numero multe, i velox di Mezzano e via Belluci sarebbero stati più rappresentativi ma molto più vigilati), sono senza dubbio transitati davanti a qualche telecamera privata.

Ultima piccola nota di grande sconforto civico: qualche automobilista di passaggio davanti al velox abbattuto, ha clacsonato in segno di gaudio.