FRANCESCA CHILLONI
Cronaca

“Mi ha puntato la pistola e gli ho dato i soldi”

Rapina a mano armata ieri mattina alla ricevitoria di Caprara di Campegine (Reggio Emilia). La titolare Bonaretti: “Anche mio padre ne subì una e spararono”

L'interno della tabaccheria di Caprara rapinata dai malviventi

L'interno della tabaccheria di Caprara rapinata dai malviventi

Campegine (Reggio Emilia), 25 gennaio 2024 – “Aveva il cappuccio della giacca sulla testa e mezza faccia nascosta da uno scaldacollo. Quando mi ha detto: ‘Dammi tutti i soldi!’, ho pensato fosse un cliente che voleva farmi uno scherzo e gli ho fatto una battuta. Lui allora lui ha mostrato la pistola e mi ha ordinato di fare in fretta".

La tabaccaia Adelia Bonoretti racconta così la rapina, tanto brutta quanto rapida, di cui è stata vittima ieri mattina attorno alle 10 nell’esercizio che la sua famiglia gestisce dea trent’anni nel cuore di Caprara di Campegine.

In azione tre uomini con il volto travisato. Subito dopo l’assalto, l’esercente ha telefonato all’112 e dato l’allarme: sono accorsi i carabinieri di Castelnovo Sotto e del radiomobile di Guastalla, mentre in tutta l’area è scattata una caccia senza quartiere. Ma purtroppo, data la vicinanza al casello A1 e a molte importanti strade provinciali (come l’asse nord-sud della Val d’Enza), la banda è riuscita a dileguarsi.

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Dei tre malviventi, uno era fermo in un’auto posteggiata lungo la strada principale davanti alle vetrine, un altro è rimasto sulla porta a fare il palo e controllare l’eventuale arrivo di clienti, e poi l’armato.

Una rapina lampo, che ha lasciato nella donna più rabbia che paura: "Quando ti portano via tutto il denaro, è chiaro che di arrabbi. Ma mi sento anche un po’ in colpa per non aver reagito. Non mi intendo di pistole, ma secondo me quella era finta. Nell’incertezza ho ubbidito. Forse ho pensato quando capitò, vent’anni fa, a mio padre: si oppose al rapinatore e quello sparò un colpo al soffitto… Forse istintivamente, sono rimasta calma e ho ubbidito per la prudenza che viene da quella vicenda. Anche a mia madre una volta fu preso l’incasso mentre stava rincasando".

Adelia gestisce con la sorella Ramona e la figlia Andrea una bella rivendita che è sia tabaccheria-cartoleria che ricevitoria; moltissimi clienti hanno l’esercizio come riferimento anche per pagamenti ed adempimenti burocratici.

Ieri mattina al lavoro con lei c’era Ramona: "È uscita con dei tecnici Iren ed è andata per qualche minuto sul retro con loro. Ero sola quando sono arrivati i due banditi. Quello armato aveva una corporatura ed un’altezza normale, parlava italiano, ma non so se con qualche accento perché non ha detto molte parole".

L’uomo le si è affiancato sempre impugnando la pistola e si è fatto consegnare direttamente nella mano sinistra sia il fondo della cassa della tabaccheria che il denaro del registratore di cassa per i ’giochi’.

Anomalo, forse, l’orario scelto dalla banda: "Ho pensato subito anche io che è strano che siano venuti in pieno giorno – riflette la vittima –. È sì pericoloso, ma il mercoledì mattina teniamo più contati per pagare le vincite delle giocate del giorno prima".

Si tratta di alcune migliaia di euro, in corso di esatta quantificazione.

La tabaccheria – che in passato ha subito furti notturni – ha telecamere interne. I carabinieri hanno acquisito le riprese (anche molto ravvicinate) fatte al rapinatore armato. Importanti anche i video delle innumerevoli telecamere della zona, che tuttavia non possono avere l’azione deterrente che avrebbe un presidio territoriale dei carabinieri o della polizia stradale - chiesto da anni dai sindaci locali, ma mai concesso dallo Stato.

"Esprimiamo solidarietà ai titolari – commenta il sindaco Alessandro Spanò –. Appena appresa la notizia li abbiamo contattati, ribadendo che siamo al loro fianco in questo momento difficile: anche se non ci sono state conseguenze fisiche, un episodio come questo rappresenta un’esperienza traumatica da vivere per le vittime, spaventate e derubate. Siamo fiduciosi che le forze dell’ordine, che hanno da subito avviato le indagini, possano presto individuare i responsabili di questo vile atto".