REDAZIONE REGGIO EMILIA

Saman Abbas: il corpo ritrovato a Novellara. "Non è stato il padre a dire dove era"

I resti umani interrati a due metri di profondità. Il procuratore capo: "Per rimuoverli sarà necessaria l'autorizzazione a procedere"

Novellara (Reggio Emilia) - I poveri resti umani, che sono molto probabilmente di Saman Abbas, trovati ad almeno due metri di profondità nel terreno in un casolare abbandonato nei campi di Novellare (VIDEO) resteranno ancora lì, sotterrati, almeno per ora. Per rimuoverli - spiega il procuratore (video) Gaetano Paci - bisognerà attendere i periti necessari per la perizia tecnica nel contraddittorio delle parti. Un passaggio necessario, visto che è in corso un processo per omicidio, sequestro di persona e soppressione di quel cadavere a carico di cinque persone. E, comunque - precisa il procuratore, smentendo varie voci - al ritrovamento del corpo non ha concorso in nessun modo il padre, recentemente arrestato in Pakistan, "Le attività che non sono mai venute meno da parte dei carabinieri con il coordinamento della Procura - sottolinea il pm - l'area di interesse è stata sottoposta a ulteriori controlli e verifiche fino a quando sono emersi, ieri in occasione di uno scavo specifico, in un punto ben preciso, dei resti che potrebbero essere umani".

Aggiornamento: Saman, il corpo ritrovato è intero: visibile un ginocchio

La notizia comprensibilmente fa raggelare il fidanzato della ragazza scomparsa, Saqib, rimasto in un silenzio attonito dopo che, giusto due giorni fa, si era detto sollevato ("Per me una liberazione") per l'arresto del padre di Saman.

Saman Abbas e il casolare dell'orrore
Saman Abbas e il casolare dell'orrore

FOCUS / Saman Abbas, la storia della ragazza che voleva scappare dal matrimonio combinato

I resti

I Ris (video) hanno lavorato a lungo nel casolare: da una prima visione, i resti umani interrati sembrerebbero essere interi. Ma occorrerà ancora un lungo e delicato lavoro per portarli alla luce. Se questa circostanza fosse confermata, verrebbe a cadere l'ipotesi dello smembramento del cadavere - e ovviamente anche quella del suo trasporto fino al Po - che era emersa nel corso di alcuni passaggi giudiziari.  

Dove si trova

Ritrovato un cadavere  interrato in un casolare diroccato nei campi di Novellara (VIDEO), a circa 500 metri di distanza in linea d'aria dalla casa dove viveva la famiglia di Saman Abbas, 18 anni, scomparsa il 30 aprile scorso. Fa parte di un complesso di ruderi, vicino a un gruppo di case dove c'era fino a poco tempo fa un allevamento di maiali. Chi risiede nella zona racconta che proprio in quel casolare di frequente i parenti maschi di Saman andavano a bere alcolici. Si tratterebbe di un luogo già perlustrato nei mesi scorsi, nell'ambito delle ricerche del corpo. Nelle ultime ore la svolta che ha portato al ritrovamento, tra ieri sera e questa mattina. 

Le indagini sul corpo trovato nel casolare a Novellara
Le indagini sul corpo trovato nel casolare a Novellara

Le contraddizioni

Se il corpo è davvero è davvero intero, come pare, vengono alla luce alcune contraddizioni: ad esempio durante l'incidente probatorio davanti al giudice Luca Ramponi (nel giugno 2021), il fratello minore di Saman aveva parlato di una riunione tenuta nel pomeriggio del 30 aprile, poche ore prima della scomparsa di Saman, in cui si era parlato di "farla a pezzi". E a questo punto anche i dettagli usciti dalle confidenze che avrebbe fatto in carcere Ikram Ijaz ai detenuti sarebbero parzialmente smentiti dalla scoperta odierna.

In un caso si parlava anche dell'intervento di un uomo misterioso, col volto coperto, che avrebbe aiutato a caricare il cadavere e portarlo al Po in bici, dopo averlo fatto a pezzi: una versione, annotata a verbale il 20 ottobre 2021, su cui i carabinieri avevano sollevato forti dubbi, ritenendo in parte più credibile un'altra, risalente a nove giorni dopo, seppur contenente altri dettagli fantasiosi .

Il procuratore Paci: "Il ritrovamento non è collegato con l'arresto del padre"

Il procuratore capo di Reggio Emilia Gaetano Paci: "A seguito delle nostre attività di indagini sono stati visti dei resti che potrebbero essere compatibili con resti umani però siccome siamo già in fase istruttoria di Corte d'Assise, prima di rimuoverli sarà necessario avere l'autorizzazione a procedere con l'incidente probatorio che presumibilmente arriverà lunedì". "Smentisco che questo ritrovamento - aggiunge Paci -  sia collegato all'arresto in Pakistan del padre di Saman, ma è collegato alle nostre attività di indagine che hanno avuto negli ultimi giorni ulteriori approfondimenti. I resti che sono stati visti risultano interrati e di difficile rimozione".

Il punto delle indagini

Alle 12 circa hanno portato fuori dal casolare un cassone nero (VIDEO). Non si tratta dei resti trovati, visto che non possono essere dissotterrati immediatamente. Una volta ottenuta l'autorizzazione (non prima di lunedì), verranno analizzati dai Ris e dagli uomini della Medicina legale per capire se possa trattarsi del corpo di Saman. I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia unitamente a quelli della Compagnia di Guastalla, sotto il coordinamento della Procura di Reggio Emilia, diretta dal procuratore Calogero Gaetano Paci, stanno lavorando senza sosta dopo la scoperta. L’area è stata interdetta e dalle prime ore di questa mattina vi lavorano i carabinieri di Reggio Emilia, sotto il costante coordinamento della locale Procura, con l’ausilio dei carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche di Parma. Sul posto anche i vigili del fuoco di Reggio Emilia. 

La sindaca: "Comunità sconvolta"

Una comunità sconvolta e angosciata. Così la sindaca di Novellara, Elena Carletti, descrive l'atmosfera nel paese dopo gli ultimi sviluppi della vicenda di Saman. "In questi giorni c'è stata un'escalation di notizie- Quella del ritrovamento dei resti era attesa ma anche temuta, perché in città ancora c'era un barlume di speranza che la ragazza potesse essere riuscita in qualche modo a fuggire". E conclude Carletti:  "Mi auguro che tutto questo possa rappresentare un esempio per combattere e debellare questa pratica scellerata dei matrimoni forzati, che la vicenda di Saman possa avere un risvolto significativo e possa salvare tante ragazze come lei, giovani e vitali".

'Chi l'ha visto?' era entrata nel casolare

Le telecamere di "Chi l'ha visto?" erano entrate nel casolare abbandonato di Novellara dove sono stati trovati dei resti umani che potrebbero essere quelli di Saman, già lo scorso maggio, quando ripresero i pozzi e la cisterna dove un tempo c'erano un caseificio e un porcile. Il luogo era frequentato dai cugini e dallo zio di Saman che lì andavano a consumare alcolici. Lo rende noto la trasmissione di RaiTre. Le immagini e le informazioni su quel casolare, dove questa mattina sono stati ritrovati dei resti umani, erano state trasmesse il 6 maggio 2022 con una mail inviata dalla trasmissione di Rai 3 alle autorità competenti. 

I cinque a processo per l'omicidio

Il processo sulla sua scomparsa, che vede imputati i suoi familiari, è stato fissato per il 10 febbraio 2023. Accusati di omicidio sono i genitori, il padre Shabbar Abbas, 46 anni è stato arrestato in Pakistan pochi giorni fa, mentre la madre Nazia Shaheen, 47 anni, è ancora latitante. Alla sbarra ci sono anche tre familiari di Saman arrestati nei mesi scorsi all'estero, in Francia e in Spagna: lo zio 34enne Danish Hasnain, ritenuto l'autore materiale dell'omicidio, e i due cugini Ikram Ijaz (28enne) e Nomanhulaq Nomanhulaq (35 anni). 

Il movente

Per gli inquirenti la ragazza sarebbe stata assassinata, perché rifiutava di sposare un cugino in patria e voleva andarsene di casa per vivere la storia d'amore con un altro ragazzo pachistano, che però non era stato accettato dalla famiglia. Un delitto per l'onore, dunque, ai danni di una ragazza che voleva vivere all'occidentale, che chiama in causa un'intera famiglia, avvolta nell'omertà.

Le tappe della vicenda

L'allontanamento: a novembre 2020 Saman denuncia i genitori, rifiutando il progetto di matrimonio combinato (22 dicembre) che avevano per lei. Siccome la ragazza era ancora minorenne, è stata affidata a una struttura protetta nel Bolognese.

La scomparsa: la 18enne pachistana Saman Abbas si allontana dalla comunità in cui vive, da novembre 2020, l’11 aprile scorso. Ritorna a casa per prendere i suoi documenti, ma i genitori non ne vogliono sapere. E lei li denuncia di nuovo. Il 5 maggio i carabinieri vanno a cercarla a casa a Novellara, ma non c’è: è scomparsa da fine aprile.

Il viaggio in Pakistan: Shabbar Abbas , 45 anni, e Nazia Shaheen, 48, sono i genitori di Saman: hanno fatto rientro in Pakistan l’1 maggio scorso, con un biglietto comprato due giorni prima. Il padre aveva detto che Saman era in Belgio e stava bene.

L’inchiesta: la procura di Reggio Emilia apre un fascicolo per omicidio premeditato indagando il padre Shabbar Abbas, la madre Nazia Shaheen, lo zio Danish Hasnain, i cugini Nomanulhaq Nomanulhaq e Ikram Ijaz.

Gli amici: alcuni conoscenti di Saman hanno raccontato che la ragazza poco prima di scomparire aveva svelato di essere felice, perché i genitori le avevano detto di aver accettato i suoi sentimenti: "Mi lasciano partire con il mio ragazzo".

Il video choc: spunta un video dalle telecamere di servizio dell’azienda agricola in cui lavorava la famiglia di Saman: si vedono lo zio e i cugini che passano davanti alle telecamere con le pale. La Procura è certa che stessero preparando una buca per seppellire il corpo della ragazza.

L’ordinanza: nelle carte dell’inchiesta, il fratello della giovane racconta che a uccidere la sorella è stato lo zio Danish. "Probabilmente l’ha strangolata", spiega. A quanto racconta il ragazzo, nella famiglia tutti temevano lo zio.

L'arresto del cugino Nomanulhaq Nomanulhaq, 33 anni, e Ikram Ijaz, 28, sono cugini di Saman. Il secondo è stato fermato a Nimes, mentre andava da Parigi a Barcellona: è stato consegnato alle autorità italiane e interrogato. Il più grande è ricercato in Europa

La ricerca nei campi: la Procura è convinta che il corpo di Saman sia stato sepolto dalla famiglia nei campi intorno alla sua casa a Novellara. Da inizio giugno si inzia a cercare con l'aiuto dei cani e delle più moderne tecnologie, come l’elettromagnetometro. Una sonda d’avanguardia capace di rilevare oggetti e anche resti umani fino a cinque metri nel sottosuolo.

L'arresto del padre: Shabbar Abbas è stato catturato dalla polizia federale zona del Punjab martedì 15 novembre: era solo e non ha opposto resistenza. L'uomo è stato arrestato quindi mentre la mamma è ancora ricercata. I due genitori, secondo gli investigatori, i carabinieri e la procura di Reggio Emilia, sono responsabili insieme ad altri tre partenti, tutti in carcere, dell'omicidio della ragazza e di aver nascosto il cadavere.