"Sogno una statua di Kobe davanti al nostro PalaBigi"

Giudici, nuovo presidente provinciale Fip: "Tecnologia e coesione per il rilancio"

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La Federazione Italiana Pallacanestro ha un nuovo presidente provinciale: Davide Giudici. Ex giocatore di ottimo livello e poi dirigente, metterà a disposizione la sua esperienza per aiutare il movimento cestistico locale.

Giudici, com’era nata la sua candidatura?

"Dopo l’esperienza da giocatore e da dirigente volevo una nuova sfida, la ripartenza dopo questo momento difficile mi è sembrata l’occasione giusta per mettermi al servizio del basket reggiano. Ho sentito molta fiducia da parte delle società e l’entusiasmo dei consiglieri mi ha convinto a lanciarmi in questa avventura. Ringrazio Massimo Turni e Matteo Del Rio, colonne della Fip provinciale per 12 anni: hanno dimostrato grande disponibilità verso i nuovi arrivati".

Quali sono le priorità?

"Riavvicinare le società alla Fip provinciale e riunire i tanti appassionati in un gruppo di lavoro coeso e costruttivo. Siamo una grande famiglia e come tale ci sono rivalità e contrasti, ma siamo tutti innamorati del basket e l’obiettivo comune deve essere il rilancio del movimento dopo lo stop. Con la tecnologia semplificheremo il lavoro di dirigenti e allenatori, a volte basta un semplice gruppo whatsapp per evitare perdite di tempo".

Com’è lo ‘stato di salute’ della pallacanestro di casa nostra?

"Abbiamo società storiche in ogni angolo della provincia, la Pallacanestro Reggiana è un’eccellenza giovanile e a breve festeggerà il risultato straordinario di 40 anni consecutivi nelle massime categorie, il nostro Nicolò Melli è in Nba ed è un esempio da seguire come giocatore e come persona, Kobe Bryant ha sempre ricordato Reggio come il suo posto del cuore. Se Bologna è Basket City, la nostra provincia è Basket Land".

Essere stato un giocatore di ottimo livello che vantaggi le può dare?

"Da giocatore si danno per scontate troppe cose. Si arriva in palestra e si trova tutto pronto. C’è tantissimo lavoro, soprattutto per le società dilettantistiche, spesso combattono contro una burocrazia che non aiuta. Dirigenti, allenatori, arbitri e ufficiali di campo sono i motori del nostro sport: dobbiamo coinvolgerli e aiutarli a migliorarsi".

Quali potrebbero essere le idee più ‘rivoluzionarie’ del suo programma?

"Se avessi la bacchetta magica farei comparire un gigantesco murales dedicato a Melli e una statua di Kobe davanti al PalaBigi, dove accorrerebbero persone da ogni angolo del pianeta per rendere omaggio e farsi fotografare. Tornando alla realtà, ci piacerebbe dotare la nostra provincia di almeno un campo outdoor omologato, con tribune e illuminazione. Ne ho parlato con i referenti regionali, l’idea è piaciuta molto e speriamo si possa concretizzare. Pensiamo a un derby di Promozione o a una partita giovanile: difficile attirare nuovi appassionati se si gioca in una palestra al venerdì sera o alla domenica mattina. Se queste partite si disputassero in un parco pubblico, decine di persone si fermerebbero a guardare e qualche bimbo chiederebbe di provare il nostro sport. Quella palla che entra nel canestro mantiene intatto il proprio fascino, sta a noi addetti ai lavori facilitarne la diffusione".

Francesco Pioppi