LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Cade in moto per una buca: il Comune paga 400mila euro

Incidente a Coriano (Rimini): dopo dieci anni l’uomo vince la battaglia legale. La Corte di Cassazione ha condannato l’amministrazione a risarcirlo

Gli avvocati Fabrizio Pullè e Stefano Leardini hanno assistito il motociclista

Gli avvocati Fabrizio Pullè e Stefano Leardini hanno assistito il motociclista

Coriano (Rimini), 23 novembre 2023 – Una buca stradale non segnalata. Questo il motivo che era costato a un motociclista di 40 anni una brutta caduta avvenuta in via Primo Maggio, a Coriano, nell’agosto del 2013. Un incidente a seguito del quale l’uomo aveva riportato gravi traumi e lesioni, che lo hanno costretto a sottoporsi ad una lunga e faticosa riabilitazione.

Ora la Corte di Cassazione ha scritto l’ultimo capitolo di una battaglia legale durata dieci anni, condannando il Comune di Coriano a pagare al ferito un risarcimento di 400mila euro.

L’odissea giudiziaria del motociclista, assistito dagli avvocati Stefano Leardini e Fabrizio Pullè, era cominciata nel 2018, quando il tribunale di Rimini aveva accolto la sua domanda stabilendo un risarcimento quantificato, appunto, in 400mila euro. "Il Comune, non presente nel giudizio di primo grado, solo a dicembre del 2018 aveva proposto appello contro la sentenza del tribunale, sostenendo di non avere avuto conoscenza dell’atto di citazione iniziale per un vizio della notificazione" spiegano gli avvocati.

La Corte di Appello di Bologna, a gennaio 2020, aveva dichiarato nulla la notificazione della citazione introduttiva e disposto la rimessione degli atti al tribunale di Rimini per un ‘nuovo’ primo grado. Il motociclista si è però opposto alla decisione, che è stata impugnata in Cassazione. La Suprema Corte ha così scritto la parola fine alla vicenda, ribaltando completamente la sentenza della Corte di Appello di Bologna, e ritenendo inammissibile l’appello del Comune di Coriano. Che ora avrà 120 giorni di tempo per adempiere alle disposizioni.

“La condanna diventa in questo modo definitiva – aggiunge l’avvocato Pullè –. La Cassazione, ha evidenziato che un Comune non può affermare che un atto protocollato sia un atto sconosciuto a quella amministrazione. E’ una contraddizione in termini. E quindi, in ragione di questo, ha confermato la condanna al risarcimento". Come osserva l’avvocato Leardini, "le cause per incidenti causati da buche stradali non sono mai semplici. I Comuni sono restii a risarcire i danneggiati. Il nostro cliente che, non dimentichiamolo mai, è stato vittima incolpevole di un incidente causato dalla sola incuria nella manutenzione dell’asfalto, è oggi assolutamente soddisfatto, poiché inizia a vedere la luce in fondo ad un tunnel fatto di sofferenze fisiche ed anni di aule di giustizia".