LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Furto in gioielleria a Rimini, baby rapinatore in lacrime: "Ho sbagliato, chiedo scusa"

Interrogato dal giudice, si è pentito il 17enne di Cesenatico arrestato insieme a un 20enne per aver sottratto con la forza 13 orologi da ’Ciacci’. Il giovane è stato trasferito ai domiciliari

La gioielleria Ciacci in via Garibaldi a Rimini

La gioielleria Ciacci in via Garibaldi a Rimini

Rimini, 5 giugno 2024 – Davanti al giudice, nel corso dell’interrogatorio, è scoppiato più volte a piangere. "Chiedo scusa al gioielliere, ai poliziotti e anche ai miei genitori per quello che ho fatto". Un ragazzo di 17 anni, studente delle superiori, residente a Cesenatico con la famiglia, sconvolto e profondamente pentito, che solo ora comincia a rendersi conto della gravità di quello che ha fatto. Contro di lui ora pende un’accusa gravissima: rapina aggravata in concorso con un 20enne di Gambettola (per lui è stata formulata anche l’ipotesi di sequestro di persona aggravato), suo complice nel colpo messo a segno sabato alla gioielleria Ciacci di via Garibaldi, nel cuore del centro storico.

Difeso dall’avvocato Elena Bassano, ieri mattina il 17enne - arrestato a poche ore di distanza dal colpo dagli agenti della squadra mobile di Rimini, sotto la ruota panoramica di Cesenatico, con addosso uno zainetto dentro il quale erano custoditi 13 orologi rubati - ha potuto fornire la sua versione dei fatti davanti al giudice. Si è mostrato collaborativo e ha risposto alle domande del magistrato, tranne a quella riguardante il perché di un gesto tanto sconsiderato. Molto probabile che i due giovanissimi, entrambi descritti come di "buona famiglia", fossero alla ricerca di un metodo per fare soldi facilmente e in fretta, anche se questa circostanza non sarebbe emersa nel corso dell’interrogatorio.

Per lui sono stati disposti gli arresti domiciliari. Il giudice si è invece riservato la decisione in merito al 20enne di Gambettola, anche lui sottoposto ad interrogatorio di convalida nella mattinata di ieri. Si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giovane è disoccupato e vive insieme ai genitori. Al momento sta frequentando un corso online per conseguire il diploma. Sabato scorso, attorno alle 12, i due si sono presentati nella gioielleria ‘Ciacci’, nel cuore del centro storico di Rimini, dove già si erano recati in precedenza per un sopralluogo.

Erano vestiti di tutto punto, in completo scuro e camicia, e si sono finti dei clienti. Il 17enne ha estratto una pistola scacciacani puntandola contro il titolare. Quest’ultimo si è ritrovato con le mani legate da delle fascette da elettricista, al pari della dipendente che si trovava insieme a lui. I rapinatori a quel punto hanno incominciato a fare incetta di orologi di marca, ma il titolare è riuscito a liberarsi dalle fascette e ha ingaggiato una colluttazione con il 20enne, riuscendo a fermarlo. Il 17enne invece si è dato alla fuga, ma è stato rintracciato alcune ore dopo a Cesenatico dalla squadra mobile, guidata dal commissario capo Marco Masia. Con sé aveva ancora la refurtiva e non ha opposto resistenza all’arresto.