Morto Giuseppe Santangelo, cori e dediche speciali: "Addio grande Beppe"

Ultimo saluto al titolare dell’Iguana Bay, che aveva 46 anni

Giuseppe Santangelo, uno dei soci del pub Iguana Bay di via Sigismondo

Giuseppe Santangelo, uno dei soci del pub Iguana Bay di via Sigismondo

Rimini, 29 marzo 2024 – Cori , fumogeni e la piccola vetrina, quella del suo Iguana Bay, tappezzata di dediche. "Ciao Beppe, rimarrai nel cuore". Così, clienti e amici, hanno salutato Giuseppe Santangelo, uno dei soci del pub di via Sigismondo, in pieno centro, morto martedì a soli 46 anni all’ospedale di Bologna dove era ricoverato da più di qualche giorno. A tradire l’imprenditore siciliano, arrivato in Romagna una quindicina di anni fa, è stato il cuore. Quel cuore buono che in tanti in questi giorni hanno voluto ricordare. Perché in centro Beppe, o Beppuccio, così lo chiamavano gli amici, lo conoscevano tutti. La sua inconfondibile parlata siciliana, che aveva orgogliosamente mantenuto, non passava inosservata.

A Rimini c’era arrivato per trovare lavoro dalla sua Castel di Iudica, un piccolo paese della provincia di Catania dove ieri mattina si è svolto il funerale. L’ultimo abbraccio della sua gente, tra le lacrime della madre, dei fratelli e dell’adorata nipotina. A Rimini, dopo appena un anno dal suo arrivo diventa il proprietario, insieme al socio Francesco, dell’Iguana Bay, il piccolo pub frequentato da universitari e tifosi biancorossi. "Sei stato una delle migliori persone che abbia mai conosciuto", scrive uno di loro tra le dediche che tappezzano la vetrina. Dove c’è anche una caricatura di Giuseppe mentre serve da bere ai suoi clienti. "Sarai sempre con noi", scrive qualcun altro. Davanti alla porta rose e margherite bianche, strette da nastri bianchi e rossi. "Ti porterò sempre nel cuore grande Beppe".