Rimini, 23 aprile 2022 - "Mio figlio non era né un criminale, né uno sbandato. Umberto soffriva di gravi problemi, ma non era un ladro. Io ho passato la mia vita a cercare di aiutarlo". E’ un fiume in piena Maria Rosaria Cimmino, la madre di Umberto Sorrentino. Il 47enne è morto nel giorno di Pasquetta, mentre tentava di prendere alcune bottiglie d’acqua nel piazzale fuori dal supermercato Conad Diamante di Cattolica: è stato schiacciato dai bancali che gli sono franati addosso.
Della morte di Sorrentino se ne sono accorti il giorno dopo, al rientro al lavoro (lunedì il supermercato era chiuso) alcuni dipendenti del Conad. La tragedia di Sorrentino ha scatenato i ’leoni da tastiera’ sui social, tra insulti e macabra ironia. Frasi come E poi dicono che bere molta acqua fa bene, Cosa vuol dire essere astemio, o peggio Se l’è cercata o ancora E’ stato un incidente sul lavoro. "Sono parole ripugnanti – dice Maria Rosaria Cimmino – E’ come se il mio Umberto fosse morto due volte. La prima, ucciso da quei bancali. La seconda, da tutto l’odio che circola in Rete".
Quando Umberto non è tornato a casa, lunedì sera, ha temuto subito il peggio?
"Mi ero spaventata, sono andata a cercarlo in lungo e in largo. Il giorno di Pasquetta era uscito di casa, per farsi un giro. La sera verso le 21 mi ha telefonato, mi ha detto che sarebbe rincasato nel giro di pochi minuti e mi ha chiesto se gli cucinavo la carbonara. Mi sono messa ai fornelli, ho visto che passava il tempo e lui non si faceva vedere. Così sono andata a cercarlo. Ero disperata".
Era già capitato che Umberto sparisse?
"Mio figlio ha avuto una vita molto, molto difficile – continua Rosaria, che ha altre due figlie – E’ stato vittima di bullismo, quando era adolescente, poi ha avuto problemi con l’alcol e la droga. E’ stato in varie comunità di recupero, alla fine tornava sempre a casa. Purtroppo soffriva di gravi problemi psichici. Per questo avevamo nominato un tutore e chiesto, ai giudici, di collocarlo in un istituto dove poteva essere curato. Il 6 aprile il tribunale aveva disposto che Umberto venisse sistemato, dal dipartimento di salute mentale, in una struttura adeguata. Se tutto questo fosse avvenuto, Umberto sarebbe ancora vivo...".
Ha capito perché suo figlio ha tentato di prendere quelle bottiglie d’acqua?
"Non c’è un motivo. A Umberto purtroppo capitava di compiere gesti senza senso, ma non era né un criminale né uno sbandato. E a casa, tra l’altro, eravamo pieni di bottiglie d’acqua. Non so cosa sia scattato nella sua testa in quel momento. So soltanto che Umberto ora non c’è più, e che chi ha scritto o detto certe cose sul suo conto si dovrebbe vergognare".
I funerali di Sorrentino, che viveva con la madre, si svolgeranno alla parrocchia di San Pio a Cattolica mercoledì alle 15,30. Il pm Paolo Gengarelli ha dato ieri l’autorizzazione alla famiglia per le esequie. Non ci sarà autopsia sul corpo del 47enne. La dinamica dell’incidente, che è stato ripreso dalle telecamere, purtroppo è molto chiara: nel tentativo di prendere alcune bottiglie di acqua Sorrentino è stato travolto e schiacciato dai bancali.