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Risarcita e soddisfatta: "Il mio ex vive vicino a me con la nuova compagna"
Rimini, 22 maggio 2024 – Lui la lascia dopo (quasi) 40 anni di matrimonio per un’altra. E, dopo un po’, va a vivere con la nuova compagna nella stessa via dove abita l’ex moglie. Che gli fa causa e riesce anche a ottenere il risarcimento per danni morali.
Una situazione paradossale che si è risolta a favore di una 59enne, che ha trascinato l’ex marito in tribunale per il mancato pagamento degli alimenti e per averle provocato (a suo dire) uno stato di fortissima depressione a causa del suo comportamento.
"Non è il primo caso di separazione in cui vengono riconosciuti anche i danni morali.
Ma questa era davvero una vicenda singolare, considerando che l’uomo si è trasferito con la nuova compagna proprio vicino all’ex moglie", osserva Elena Guidi, avvocata della 59enne. Che si era rivolta a lei disperata un anno fa, dopo che l’ex marito, un 61enne, dopo averla lasciata per un’altra, aveva smesso di versarle l’assegno di mantenimento che avevano pattuito e poi è andato a vivere con la nuova compagna proprio a poche centinaia di metri da dove sta l’ex moglie.
"Per me è stato un incubo, tant’è che ho sofferto di una forte depressione – racconta la donna, che fa la casalinga – Già era stato un forte trauma la fine del nostro matrimonio: dopo quasi 39 anni lui mi ha mollato per un’altra e se ne è andato via di casa dalla sera alla mattina.
Non solo: alcuni mesi dopo ha smesso anche di versarmi i soldi per pagare il mutuo della casa, da agosto dell’anno scorso è venuto a vivere proprio nella via dove abitiamo io e uno dei nostri figli".
La donna vive a Santarcangelo, nella stessa palazzina in cui abita anche uno dei due figli della coppia (entrambi adulti ed economicamente indipendenti) con la sua famiglia. La 59enne ha deciso di rivolgersi a un avvocato per chiedere la separazione con addebito e anche il risarcimento dei danni morali, "per tutto quello che ho sofferto a causa di questa situazione".
Alla fine l’ha spuntata lei. L’ex marito, che ha firmato tramite i suoi legali un accordo consensuale, ha accettato di versare alla donna un assegno di mantenimento di 350 euro al mese. Inoltre ha anche riconosciuto il pagamento degli arretrati e di 4.300 euro a titolo di risarcimento per i danni morali. Un accordo fortemente caldeggiato anche dai giudici, viste le testimonianze a favore della donna.
"Quando ho avviato l’azione legale – conclude la 59enne – non avevo molto speranze. Ma l’avvocata Elena Guidi si è presa a cuore la mia situazione e ha fatto tutto il possibile per aiutarmi. Non è stata solo il mio legale, ma anche un’amica. Tutte le donne avrebbero bisogno di professioniste come lei".