Vittorio Capuccini uccide Oriana Brunelli e si spara, verità tra sms e poesie sui social

La tragedia a Bellaria, entrambi sposati e nonni, la vittima e il suo assassino si conoscevano da parecchio tempo. Gli inquirenti hanno acquisito i tabulati telefonici per fare luce sulla natura del loro rapporto

Bellaria (Rimini), 15 gennaio 2023 - Vecchie foto d’epoca che lo ritraggono, ancora giovane, con addosso l’uniforme della polizia municipale alla guida di una moto. E poi le poesie. Tantissime poesie. Che tappezzano la pagina Facebook di Vittorio Capuccini, l’ex vigile in pensione di San Mauro Pascoli che ieri pomeriggio a Bellaria ha ucciso a colpi di revolver Oriana Brunelli, di 70 anni, anche lei residente a San Mauro, per poi togliersi la vita con la stessa arma (video).

Vittorio Capuccini, 82 anni, vigile in pensione di San Mauro e la sua vittima Oriana Brunelli, 70 anni
Vittorio Capuccini, 82 anni, vigile in pensione di San Mauro e la sua vittima Oriana Brunelli, 70 anni

L’uomo, 82enne, amava scrivere brevi componimenti, e per lui i social network erano diventati con il passare del tempo lo strumento per condividere quella sua passione col mondo intero. Versi che spesso accompagnava con la firma ’Il vigile Capuccini’. Tra le varie poesie, alcune delle quali dedicate alla natura e alla sua città natale, ce n’è anche una intitolata "Buon compleanno". "Buon compleanno – scrive l’ex agente della polizia municipale di San Mauro – a te che sei lontana, a te che non puoi dire, a te che vorresti dire. Buon compleanno, a te che non puoi amare, a te che vorresti tanto amare, a te che sei tanto amata". In alto, accanto alla dedica ("Buon compleanno dea o donna") campeggia una data significativa: 31 gennaio 1952. Si tratta proprio dalla data di nascita di Oriana Brunelli, con cui Vittorio aveva deciso di incontrarsi ieri nel parcheggio dell’Istituto Giordano di Bellaria, e contro la quale ha rivolto la pistola prima di puntarsela alla testa e togliersi la vita.

Omicidio suicidio a Bellaria (foto Migliorini)
Omicidio suicidio a Bellaria (foto Migliorini)

"Se io un giorno ti dovessi davvero perdere - scrive l’ex vigile urano in un altro componimento condiviso su Facebook, anche se non è specificato a chi sia dedicato - te lo confesso e te lo giuro, amore, preferirei morire".

Ma le sue attività su Facebook non si limitavano alla poesie. Vittorio era molto attivo sui social, e condivideva foto d’epoca, ricordi (anche dei tempi in cui faceva il vigile), e gli incontri fatti con la gente. E anche la sua vita ’virtuale’ sui social è finita ora al vaglio degli inquirenti, in cerca di elementi e indizi utili per fare luce sulla tragedia avvenuta ieri pomeriggio a Bellaria.

Una lettera intitolata 'Un addio' pubblicata da Capuccini su Facebook
Una lettera intitolata 'Un addio' pubblicata da Capuccini su Facebook

Entrambi, Vittorio e Oriana, vivevano a San Mauro, insieme ai loro rispettivi coniugi. Stando a quanto emerso finora, si conoscevano da parecchio tempo. Fondamentale per gli inquirenti sarà fare luce sul loro passato e sulla natura del loro legame. Per questo motivo sono stati acquisiti i tabulati dei loro telefoni cellulari e nelle prossime ore verranno passati minuziosamente al setaccio messaggi e telefonate che potrebbero essere intercorse tra l’omicida e la sua vittima e che potrebbero aiutare gli investigatori a capire meglio la dinamica della tragedia.

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Oriana, anche lei in pensione come Vittorio, lascia il marito, due figlie e i nipoti. Chi la conosceva la descrive come una donna "affabile, gentile, molto premurosa", che spesso si recava insieme al marito a fare dei lavori in campagna. Vittorio lascia invece la moglie, una figlia, un figlio. Anche lui aveva dei nipoti. L’82enne era una persona molto conosciuta a San Mauro, soprattutto per via del suo lavoro come agente della polizia municipale. La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno sulla comunità di San Mauro, propagandosi rapidamente tra la popolazione. Tantissimi i messaggi di dolore, rabbia, sgomento pubblicati sulle pagine dei social network.