Rimini, 3 dicembre 20223 – Dopo anni di dolori, operazioni e momenti di sconforto, Gessica Notaro potrà finalmente recuperare la vista all’occhio sinistro.
La 33enne attivista romagnola contro la violenza di genere, sfregiata il 10 gennaio 2017 sotto casa a sua a Rimini dall’ex fidanzato Edson Tavares, lo ha raccontato in un’intervista a Di Più, nel settimanale in edicola dall’8 dicembre.
“Quando il mio aggressore mi gettò l’acido sul volto e rimasi sfigurata, invocai il Signore — si legge come anticipazione — Lo supplicai in maniera accorata. Gli dissi: ‘Ti prego Dio, prenditi la bellezza, ma lasciami la vista’”.
Appena dopo l’aggressione “il mio volto bruciava ed ebbi solo la forza di telefonare a mia madre (Gabriella Botturi, ndr). Mentre ero in attesa di lei e dei soccorsi, mi inginocchiai davanti alla statuetta della Madonna che avevo di fronte casa e chiesi aiuto a Dio. Gli promisi che se non fossi diventata cieca avrei fatto di tutto per dare una mano alle donne vittime di violenza, attraverso un’opera di testimonianza e di volontariato”.
Il matrimonio con Bologni
E così è stato, dato che oggi la 33enne è un’attivista è ritornata dall’estate 2022 a essere istruttrice di delfini, all’Oltremare di Riccione, e si è rifatta una vita, sposandosi a settembre con Filippo Bologni, quattro anni più giovane di lei, campione italiano di equitazione nella specialità del salto a ostacoli.
I due però si sono sposati con rito civile: “Dentro di noi sentivamo il desiderio di unirci in matrimonio all’aperto alla reggia di Venaria (vicino a Torino, ndr) — racconta Notaro — E volevamo arrivarci, Filippo a cavallo e io in carrozza, per celebrare un matrimonio che somigliasse a una favola”.
Anche se il matrimonio non è stato celebrato in chiesa, la benedizione di Dio è arrivata comunque: “Il giorno del nostro matrimonio pioveva, ma all’improvviso è apparso un fenomeno chiamato ‘Il dito di Dio’ — conclude — proprio mentre ci stavamo sposando, dalle nuvole è spuntato un raggio di Sole che ci ha accompagnato per tutta la cerimonia. È stata la dimostrazione dell’esistenza di Dio al di là delle religioni. Secondo me Lui ha benedetto il nostro matrimonio. Eccome".
L’intervento e il percorso di fede
E oltre all’amore, potrà di nuovo guardare anche dall’occhio sinistro: “A breve mi sottoporrò a un intervento all’occhio sinistro per riavere la vista”, rivela. Mentre quello che le ha dato la forza di andare avanti è stata la fede: “Ho fatto la comunione e la cresima e a scuola ho praticato molto la religione. Pregavo tre volte al giorno: una magia bella che ho mantenuto attraverso gli anni. Ma rispetto al 2017 la mia spiritualità è ancora più forte, matura”.
E ancora: “Credo che Dio, da quel 10 gennaio che ha cambiato la mia vita, abbia posato una mano sulla mia testa e l’altra sul cuore. Sono convinta che quello che mi è successo non è accaduto per caso”.
Il sogno più grande oggi è quello di incontrare Papa Francesco: “Mi piacerebbe tantissimo. Per metà, da parte di madre, sono argentina come lui. Non so che cosa gli chiederei o cosa farei. Lascerei il caso a decidere. O piuttosto sarebbe il Santo Padre a sapere cosa fare. So che mi commuoverei se mi toccasse la testa per benedirmi”.