Borgo San Giovanni "Evento nell’evento Questa edizione darà soddisfazioni"

La carica del presidente: "Nulla è stato lasciato al caso, siamo pronti". Poi l’annuncio: "Tanti i giovani che sono rientrati in contrada". I campioni in gara: "Manfredini, Polastri, Minghelli e Ferrari.

Borgo San Giovanni  "Evento nell’evento  Questa edizione  darà soddisfazioni"

Borgo San Giovanni "Evento nell’evento Questa edizione darà soddisfazioni"

"L’edizione di quest’anno sarà sicuramente un evento nell’evento – dice Luca Battaglia presidente della contrada Borgo San Giovanni –, un nuovo modo di guardare alla manifestazione più importante per la vita del Palio. In effetti è stato anche per noi una sorpresa pensare ad una competizione in notturna ma se questo rappresenta il nuovo corso proiettato verso l’apertura la modernità, allora ben venga".

"Rimaniamo comunque ben piantati nella tradizione, – continua Battaglia – ogni particolare e’ stato rispettato, la storicità delle atmosfere meticolosamente rievocate. Nulla lasciato al caso o all’improvvisazione. L’impegno della mia contrada in questi mesi, i tanti giovani che sono tornati in contrada e che hanno fatto aggregazione dopo anni difficili lascia ben sperare in una edizione che ci darà soddisfazione".

Il Borgo di San Giovanni comprende il territorio settentrionale e nord-orientale al di fuori delle mura di Ferrara, coincidente in buona parte con l’antico Barco che si estendeva fino alle sponde del fiume Po: era una vasta radura boschiva e prativa utilizzata dagli Este per la caccia e le corse dei cavalli, all’interno della quale – nella zona più vicina alle mura trecentesche della città – furono costruiti edifici di pregio non più esistenti, come il tempio di Santa Maria degli Angeli e la residenza estense di Belfiore con il celebre studiolo delle Muse, un unicum pittorico nella storia dell’arte europea. La divisa araldica della contrada ritrae la lince volta a sinistra, seduta sopra un prezioso cuscino ricamato, con i colori rosso e blu sullo sfondo. Forse già utilizzata dal marchese Niccolo III d’Este, la lince fu particolarmente utilizzata dal figlio Leonello come simbolo di intelletto lungimirante. I bestiari medievali attribuivano al felino il prodigio di una vista acutissima, capace di oltrepassare lo spessore dei muri. Rappresentandola bendata (e a volte accompagnata dal motto "quae vides ne vide), Leonello d’Este volle esaltare una qualità necessaria al buon principe, ossia vedere tutto ma con dissimulazione, lasciando trapelare solo ciò che è bene si conosca per la salute dello Stato.

I campioni del Borgo San Giovanni saranno: per la gara dei putti, Nicola Manfredini; per la gare delle putte, Matilde Polastri; lo staffiere Francesco Ferrari per la gare degli asini con Viola; il fantino Alessio Migheli detto ’Girolamo’ con i cavalli Bombers e Circe da Clodia. La ’lince bendata’ nelle gare degli anni scorsi ha vinto 12 volte il Palio di San Romano (corsa dei putti), 15 volte il Palio di San Paolo (corsa delle putte), 13 volte il Palio di San Maurelio (corsa delle asine) e 4 volte il Palio di San Giorgio nella corsa dei cavalli.