Santa Maria in Vado "Scrolliamoci di dosso la scomoda etichetta di chi non vince mai"

I colori araldici il giallo e il viola, la divisa è l’unicorno sopra un isolotto. Il presidente: "Siamo pronti a giocarcela con tutti, non molliamo nulla". I campioni in gara saranno Canella, Fogli, Trentani e il fantino Piras.

Santa Maria in Vado  "Scrolliamoci di dosso  la scomoda etichetta  di chi non vince mai"

Santa Maria in Vado "Scrolliamoci di dosso la scomoda etichetta di chi non vince mai"

"Ci proviamo quest’anno a scrollarci di dosso l’etichetta di chi non vince il Palio ormai da decenni – racconta Giovanni Bellini presidente della contrada – lavorando con i ragazzi e mettendo i nostri campioni nelle migliori condizioni per primeggiare. E’ chiaro che alla fine manca sempre qualcosa, ma questo non riguarda solo noi, e allora tutti gli anni ce la giochiamo alla pari con gli altri. Sembrerò ripetitivo ma anche noi – sottolinea – guardiamo alla gara in notturna come una scommessa. Una prova e una opportunità da sperimentare per rendere il nostro Palio ancora più spettacolare. Ne siamo entusiasti ma sappiamo che comunque rappresenta una prova che dobbiamo superare per lanciare l’evento in termini di proposta turistica". Era necessario, aggiunge ancora, "uscire dalla tradizione decennale" di un Palio ingessato, agli occhi di tanti ferraresi "come di un evento riservato a pochi, con i turisti che non trovavano necessario rimanere in città preoccupati dal lunedì lavorativo". In questo modo, "tutti concordi con i presidenti di contrada, abbiamo proposto un ulteriore strumento di promozione".

Santa Maria in Vado occupa il quarto sud-orientale del tessuto urbano entro le mura, corrispondente al nucleo abitato più antico sviluppatosi attorno al castrum bizantino del VII secolo. La contrada annovera tra le più qualificate architetture medievali e rinascimentali della città, tra cui la basilica di Santa Maria in Vado, la chiesa di San Francesco, la Cattedrale di San Giorgio, palazzo Paradiso, il palazzo Costabili detto impropriamente di Ludovico il Moro, palazzo di Schifanoia, Casa Romei e la palazzina di Marfisa d’Este; autentici scrigni di fede e d’arte, i complessi monastici del Corpus Domini e di Sant’Antonio in Polesine custodiscono le sepolture di molti esponenti della famiglia Estense, tra cui quella di Lucrezia Borgia nel primo e della beata Beatrice II d’Este nel secondo, venerata ancora oggi per via del prodigioso ‘liquore’ stillante dalla pietra.

I colori araldici sono il giallo e il viola, mentre la divisa del Rione è l’unicorno seduto sopra un isolotto recintato con graticci, all’ombra del cristologico ’dataro’ o palma da dattero: particolarmente caro a Borso d’Este, il mitico animale intento ad immergere nell’acqua il miracoloso corno purificatore simboleggia, infatti, i grandi lavori di bonifica commissionati nel territorio extraurbano dal primo duca di Ferrara.

I campioni saranno: per la corsa dei putti, Francesco Canella, per la corsa delle putte, Giorgia Fogli, lo staffiere per le gare delle asine Fabio Trentani con Vermentino, il fantino Stefano Piras detto "Scangeo" con i cavalli Vandà e Zeniossu. Nelle scorse edizioni la contrada di Santa Maria in Vado ha vinto 9 volte il Palio di San Romano (corsa dei putti), 4 volte il Palio di San Paolo (corsa delle putte), 6 volte il Palio di San Maurelio (corsa delle asine) e 4 volte il Palio di San Giorgio nella corsa dei cavalli.