
Nella foto sopra i volontari Avis, in quella sotto il presidente Stefano Tosi ed il vice Flaminio Casoni
La data sul calendario l’hanno già segnata: recita 10 maggio, assemblea regionale dell’Avis. La ospiterà proprio, per la prima volta, al Crogiolo Marazzi, la città di Sassuolo. Dove la sezione cittadina ha chiuso un 2024 da record, registrando crescite — nei donatori come nelle donazioni — che ne consolidano il ruolo in provincia. Dopo Modena e Carpi, i consuntivi di fine anno premiano infatti, ancora una volta, la sezione ‘Franco Vezzalini’ come la terza più importante della provincia, anche grazie "ad una risposta eccezionale da parte della cittadinanza".
Che Flaminio Casoni, vicepresidente di Avis Sassuolo, tiene a ringraziare "per l’attenzione che ci dedica e per il suo fondamentale contributo alla nostra attività, che nel 2024 ha registrato numeri ragguardevoli". Presso la sede di via Decorati al Valor Militare, al piano terra del direzionale ‘I Quadrati’, 600 metri quadrati di estensione con una quindicina di postazioni ospitate da ambienti moderni e funzionali, inaugurati nel marzo di 10 anni fa, infatti, nel 2024 non ci si è risparmiati, anzi. A livello comunale le donazioni sono cresciute, nel 2024, del 4,75% passando dalle 5371 del 2023 alle 5626 registrare il 31 dicembre scorso, mentre in totale — alla sede sassolese fanno riferimento, per le donazioni di plasma, anche Forano, Formigine e Maranello — siamo oltre le 9mila, con 9.094 donazioni che valgono, rispetto alle 8.477 del 2023, addirittura un +9%.
Si riscontra un calo delle donazioni di sangue (-4,91% per l’Avis Comunale di Sassuolo e — 3,77% per il punto di raccolta di Sassuolo), giustificato però da un rialzo più rilevante del dato relativo al plasma (+13,14% per l’Avis Comunale di Sassuolo e +12,997% per il punto di raccolta di Sassuolo), "ma qui siamo in linea con le previsioni, anzi addirittura meglio perché era stato richiesto ai donatori — spiega Casoni — di spostare sulla donazione del plasma in particolar modo i donatori con gruppo B e AB, in quanto si prestano di più per la lavorazione del plasma stesso". Risultato? Plasma +13%: missione compiuta, per un’associazione la cui attività va ben oltre i 600 metri della sede collocata a Braida, in prossimità della ‘rotatoria’ tra via Mazzini e via Divisione Acqui ‘adottata’ dall’Avis sassolese nel 2019 in occasione di 60 anni della ‘Vezzalini’. Rotatoria che ‘marca’ il territorio, ma non è confine, perché l’attività dell’Avis sassolese si spinge ben oltre il quartiere di Braida che ne ospita la sede, "anche considerato — dice Casoni — che la promozione e la visibilità, per un’associazione come la nostra, sono fondamentali, ed è fondamentale essere ovunque".
Ecco allora l’attività nelle scuole, con un’unità dedicata, guidata da Gian Paolo Chiletti, che ha ‘fruttato’ quasi 200 nuovi donatori, ma anche i 5mila euro raccolti, e poi devoluti alla Fondazione Telethon, con i ‘banchetti’ allestiti tra piazza Garibaldi e il centro commerciale Gemma, in occasione della maratona Telethon. Ed ecco altre ‘maratone’, cui i volontari dell’Avis si sottopongono di buon grado. Il loro stand attrezzato fa bella mostra di sé in occasione della ‘Sassmagna’ come al Parco Amico, durante la stagione estiva, alle ‘fiere d’ottobre’ come ai ‘giovedi di luglio’. Sensibilizzano e promuovono le loro attività, i volontari dell’Avis, raccolgono fondi e, lo sappiano i pochi(ssimi) che ancora non lo sanno, friggono un gnocco ‘da urlo’.