Femminicidio Giulia Cecchettin, fissata l’udienza preliminare: Turetta in aula a metà luglio

L’ex fidanzato dovrà rispondere di omicidio aggravato dalla premeditazione, sequestro di persona e occultamento di cadavere. Il gup dovrà pronunciarsi sul rinvio a giudizio

Filippo Turetta accusato della morte di Giulia Cecchettin, uccisa a coltellate dall'ex fidanzato

Filippo Turetta accusato della morte di Giulia Cecchettin, uccisa a coltellate dall'ex fidanzato

Venezia, 11 giugno 2024 – Chiuse le indagini sul femminicidio di Giulia Cecchettin, il pm ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio per l’ex fidanzato Filippo Turetta. È stata fissata per metà luglio l'udienza preliminare per il rinvio a giudizio. Turetta, che è detenuto nel carcere di Verona, dovrà rispondere di omicidio aggravato dalla premeditazione, sequestro di persona e occultamento di cadavere.

Turetta comparirà in aula il 15 e 18 luglio, secondo le anticipazioni del Gazzettino. Rimane da capire quale sarà la strategia dei suoi avvocati: il ragazzo potrebbe parlare nel tentativo di ‘ammorbidire’ l'impianto accusatorio del pm, che gli contesta anche la crudeltà, l’efferatezza e lo stalking.

L'atto del giudice è stato notificato anche ai difensori delle parti offese: il papà di Giulia, Gino Cecchettin, e i due fratelli, Elena e Davide. Il femminicidio venne consumato l'11 novembre 2023.

Turetta è accusato di aver sequestrato Giulia da Vigonovo e di averla uccisa con botte, calci e 75 coltellate in una aggressione che ebbe la fase finale nella zona industriale di Fossò, nel Veneziano. Poi, dopo l'occultamento del cadavere della ragazza in un bosco vicino al lago di Barcis, in Friuli, la fuga per otto giorni, fino in Germania, dove lo studente di Torreglia fu arrestato.