Truffa finanziaria con criptovalute, 500mila euro incassati con l’inganno: arrestato un 27enne di Verona

Il finto promotore finanziario ha raggirato decine di risparmiatori scaligeri. Il giovane vive negli Emirati Arabi e promuoveva in rete investimenti finanziari “sicuri”

Verona, 29 dicembre 2023 – Truffa finanziaria con criptovalute: arrestato un 27enne di Verona. È finito ai domiciliari con l'accusa di abusivismo finanziario il finto promotore finanziario – di origine scaligera, ma di fatto residente negli Emirati Arabi – finito nel mirino della guardia di finanza veneta dopo la denuncia di decine di risparmiatori veronesi caduti nel raggiro.

Ammontano a oltre 500mila euro le somme incassate con l’inganno. Sequestrati computer, cellulari e tutti i dispositivi elettronici per l'accesso a internet.

Truffa delle criptovalute: arrestato un 27enne di Verona
Truffa delle criptovalute: arrestato un 27enne di Verona

Chi è il 27enne arrestato

È un giovane veronese il sedicente promotore finanziario 27enne – residente in provincia di Verona, ma di fatto con casa negli Emirati Arabi Uniti – arrestato oggi dalla guardia di finanza con l'accusa di abusivismo finanziario.

Per l'uomo è stata disposta la misura cautelare dei domiciliari. Le indagini, dirette dalla procura di Verona e condotte dai Finanzieri del nucleo locale, hanno preso avvio dall'approfondimento di numerose querele per truffa presentate da decine di veronesi.

La truffa delle criptovalute

L'attività delle Fiamme Gialle ha consentito di ricostruire il modus operandi del 27enne che, almeno dal 2021, promuoveva la propria immagine come persona di grande successo in ambito finanziario. Ostentava un elevato tenore di vita sui suoi profili social – seguiti da oltre 26mila follower – dove pubblicizzava eventi e società attive nel mondo degli investimenti in criptovalute.

Il 27enne organizzava convegni sul tema della moneta virtuale, ai quali partecipava come relatore, che in realtà servivano da ‘esca’ per vendere abusivamente prodotti e servizi d'investimento finanziario.

Come adescava le vittime

Il sedicente promotore finanziario adescava le vittime sul web con proposte di investimento a condizioni estremamente favorevoli, promettendo un “rendimento sicuro” e di grande ritorno economico. La negoziazione degli investimenti in realtà avveniva in assenza delle autorizzazioni previste dal Testo Unico della Finanza.

Al momento, il profitto del reato è stato quantificato in oltre 500mila euro, corrispondenti al totale degli importi illecitamente accumulati e sottratti ai diversi soggetti truffati.