Bologna, 14 dicembre 2009 - Domenica mattina, ore 9 e 45. L’atrio della stazione centrale è pieno di gente con il naso all’insù a controllare gli orari di partenza e di arrivo dei loro treni sul tabellone.

Lo speaker annuncia che per un guasto alla linea elettrica molti convogli saranno soppressi o potrebbero subire ritardi fino a 60 minuti.

Un ‘battesimo’ con disagi (e qualche polemica) per la nuova tratta dell’Alta velocità Bologna-Firenze che in soli 37 minuti dovrebbe collegare le due città separate dall’Appennino.

Molti i passeggeri delusi per i ritardi, come la signora Monica che, viaggiando sulla nuova linea, è scesa a Bologna un’ora dopo l’orario previsto. Flavio, che è in partenza per Firenze, la prende con filosofia: «A parte oggi, di solito il servizio è buono, i Frecciarossa sono sempre in orario», ma non manca di sottolineare che «20 minuti di differenza all’arrivo tra un Frecciarossa e un Intercity non giustificano i 24 euro del primo rispetto ai 9 euro del secondo».

Il costo dei biglietti più alto per le nuove tratte dell’Alta velocità costituisce sicuramente una delle lamentele più diffuse tra i passeggeri, che però sembrano apprezzare la qualità del servizio.
 

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