Senigallia rivive l’incubo alluvione. Il sindaco 'blinda' il centro

Il Misa sale e spaventa, via le auto. Paratie e sacchi anti esondazione

Massima allerta a Senigallia per il Misa

Massima allerta a Senigallia per il Misa

Senigallia (Ancona), 4 marzo 2018 - A Senigallia torna l’incubo dell’alluvione. Il terrore per il rischio esondazione del Misa ha tenuto ieri pomeriggio sotto scacco mezza città. Il centro storico è stato fatto evacuare dalle auto e sono state montate le paratie sul lungofiume. I senigalliesi sono subito tornati con la mente alla tragica alluvione del 3 maggio 2014 anche se stavolta, fortunatamente, le cose sono andate in maniera diversa. La giornata era iniziata con la pioggia e con il livello del Misa sotto controllo. Le prime avvisaglie di quello che di lì a poco sarebbe accaduto sono arrivate però nel primo pomeriggio.

La pioggia e il repentino scioglimento della neve sono state un mix inarrestabile. Intorno alle 14 il lungomare Italia, nel tratto al confine tra Marzocca e Montemarciano, si è allagato ed è stato chiuso. Per colpa della pioggia alcuni allagamenti si sono verificati nelle zone della città cronicamente alle prese con il problema dei tombini, come nel quartiere delle Saline e dell’ex prg, L’incubo vero però doveva ancora arrivare. Nonostante la pioggia cessata, a metà pomeriggio il livello del Misa ha iniziato a salire repentinamente.

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Nella frazione di Bettolelle, dove nel 2014 si era fatalmente rotto l’argine che provocò poi l’esondazione, il Misa era salito di oltre 3 metri. Subito la macchina è scattata l’emergenza. Il sindaco Maurizio Mangialardi insieme al COC ha emanato lo stato di allerta. Mentre gli argini venivano monitorati, nel centro storico è scattata l’evacuazione delle auto. I Vigili Urbani e i mezzi della Protezione Civile con tanto di megafono invitavano i residenti a spostare le auto parcheggiate lungo i Portici Ercolani, via Perilli, via Rossini, via XX Settembre e via della Dogana Vecchia. I vigili urbani hanno agevolato il flusso in uscita delle auto dal centro che, intorno alle 19,30 era particolarmente sostenuto anche per via della chiusura delle attività commerciali. In pochi minuti i tecnici comunali hanno allestito le paratie sul lungofiume mentre il livello del Misa arrivava a lambire i due ponti cittadini. A scopo precauzionale è stato chiuso al transito il Ponte Garibaldi. Il sindaco intanto continuava ad aggiornare i cittadini tramite la sua pagina Facebook. Oltre due ore di forte apprensione che ha tenuto con il fiato sospeso mezza città. Fortunatamente, intorno alle 20.30, le prime avvisaglie di un miglioramento. Il livello del Misa seppure lentamente ha iniziato ad abbassarsi.

Alle 20,45 un nuovo bollettino del Coc rassicurava. Il fiume ha iniziato a defluire in mare smaltendo in parte la piena. Rassicurazioni sono arrivate anche sui livelli del fiume Cesano e dei fossi, che pure hanno iniziato ad abbassarsi. Alle 21 il sospiro di sollievo. Ha smesso di piovere a Senigallia e nell’hinterland. I livelli del Misa a Pianello d’Ostra sono in calo mentre quelli che si registrano a Bettolelle sono stazionari. La situazione del Misa è stata giudicata «sotto controllo», ma l’attenzione resta elevata. Si sono mossi preventivamente anche gli animalisti dell’associazione Cuori Pelosi, che hanno chiesto all’Asur e al Comune la possibilità di evacuare il canile.