Bologna, 6 marzo 2011 - Ha investito con l'auto due ragazze di 18 anni, di cui una è morta e l'altra versa in gravi condizioni. A Cristian A., 30enne di Budrio, la Procura di Bologna contesterà il reato di omicidio volontario con dolo eventuale. E in serata sono arrivati i risultati dei test per l'uso di droga. E’ risultato positivo alla cocaina.
 

Il consulente cinematico ha fatto una stima della velocita’ della vettura, circa 110-120 km all’ora, e ha anche stabilito, analizzando le tracce a terra, che la vettura ha scartato le due auto che si erano fermate in prima e seconda corsia (per lasciare attraversare la ragazze) sorpassandole ma finendo cosi per centrare le due vittime.
Il procuratore aggiunto Valter Giovannini ha voluto dare atto dell’impegno dei consulenti che hanno lavorato nella giornata festiva. I risultati delle consulenze saranno inviati al gip cui il pm Antonello Gustapane chiedera’ la convalida dell’arresto.

La tragedia. L'incidente è avvenuto, ieri sera verso le 20.30, in via Stalingrado: due 18enni stavano attraversando la strada sulle strisce pedonali quando una Y10 le ha travolte. Una delle due ragazze, Lucia Varriale, residente a Molinella, è morta sul colpo. L'amica si trova ricoverata in gravi condizioni al Maggiore, ma non sarebbe in pericolo di vita.

Per l’uomo, arrestato ieri sera verso le 20.30 dalla polizia municipale su disposizione del pm Antonello Gustapane, verra’ chiesto il carcere. Questo perche’ il fatto e’ avvenuto in pieno centro urbano, in orario notturno. Il 30enne andava ad altissima velocità, come testimoniano le tracce di frenata lunghe circa venti metri. Tracce asimmetriche che dimostrano la totale perdita di controllo del mezzo. Il sorpasso, inoltre, è stato in terza corsia con due auto ferme per far attraversare le ragazze. Queste sono tutte prove per i pm della velocità e dell'imperizia.

L’impatto con le due ragazze e’ stato terribile, come evidenziano i danni sull’auto: il parabrezza e’ incrinato e il cofano e’ sfondato. Tutti questi motivi hanno portato ad una accusa pesante da parte della procura (il dolo eventuale si ha quando, pur non volendo uccidere, si adotta una condotta che di fatto accetta il rischio che si possa procurare morte). L’uomo, che fa il parrucchiere, ha sulle spalle due condanne per rapina, nel 2003 e nel 2008.

"Da parte della Procura e’ stata scelta la strada del rigore estremo", ha spiegato il procuratore aggiunto Valter Giovannini. Questo perché "nonostante gli appelli e le campagne di prevenzione dobbiamo continuare a raccogliere giovanissime vittime dall’asfalto, le cui vite vengono stroncate in un lampo di follia da chi non manifesta il minimo rispetto per le piu’ elementari regole del vivere civile".

Il 30enne di Budrio è apparso disperato dopo l'incidente. "In questo momento - ha detto Giovannini - come padre e come magistrato penso solo alle lacrime versate dai genitori della ragazza deceduta, ai quali esprimo profonda partecipazione al loro dolore".