Bologna, 7 giugno 2011 - «AMAVO Stella. La portavo con me dappertutto da anni, anche in vacanza». Salvatore Piras, 44enne sardo che da più di dieci anni vive a Bologna, piange da una settimana per la morte del suo cane, sbranato in un parco da un pitbull feroce. Un’aggressione incomprensibile, senza nessuna ragione, inaspettata e spietata. Piras era con Stella (un raro incrocio tra yorkshire e chihuahua) in una zona di sgambamento nel parco Donatori del sangue nel quartiere Bolognina. Assieme a lui anche la compagna con il suo meticcio (anche lei femmina).

Arriva una ragazza giovane, ventisei anni, con il suo pitbull e chiede se può farlo entrare nella zona recintata per lasciarlo libero. Piras e la sua compagna le chiedono di che sesso sia. «Maschio, non c’è pericolo». Ma dopo appena 5 minuti che il grosso cane girava per annusare il confine della zona eccolo partire alla carica, diretto verso la piccola Stella (pesava solo 3 kg) che si era appollaiata tra le gambe del suo padrone, sotto la panchina. Un raptus incontrollabile. Prima un morso al muso. Piras prende subito in braccio Stella, ma la bestia furente salta e con un morso gliela stacca di dosso e la uccide.

«IN POCHI secondi Stella è morta dissanguata — racconta sconvolto Piras —, l’ho avvolta in una maglia insanguinata e l’ho portata al pronto soccorso veterinario». Ma non c’è stato nulla da fare. Dopo dodici anni trascorsi assieme al suo padrone Stella è morta senza ragione. «Avevo preso Stella quando mi ero trasferito qui a Bologna con mia figlia — ricorda commosso Piras —, era il suo regalo. Io faccio il giardiniere e Stella era sempre con me, la lasciavo libera e lei non dava fastidio a nessuno». Piras ha immediatamente fatto denuncia. «La ragazza padrona del pitbull è stata molto collaborativa — spiega il 44enne —, era sconvolta anche lei per quello che è successo. Non se l’aspettava, anche perché i cani erano di sesso diverso». Il pitbull, evidentemente squilibrato, è ora in osservazione per i controlli sulla rabbia. Non si sa a chi (o a cosa) verrà dato in custodia. «Ricorderò sempre la dolcezza di Stella», le ultime parole del padrone disperato.