Bologna, incontro Merola-Saputo sullo stadio. "Avanti col progetto di restyling"

Il Comune attende la proposta ufficiale del Bologna

Joey Saputo e il sindaco Virginio Merola

Joey Saputo e il sindaco Virginio Merola

Bologna, 23 gennaio 2018 - Stadio Dall’Ara, avanti piano. Ma avanti. Il complesso progetto di restyling è stato al centro di un incontro – ieri a Casteldebole – fra il sindaco Virginio Merola, il presidente del Bologna Joey Saputo, e Claudio Fenucci, amministratore delegato della società. Il summit, si legge in una nota congiunta di Comune e Bologna Fc, si è tenuto "per proseguire il confronto sul progetto di ammodernamento del Dall’Ara". Sembra dunque archiviata, salvo sorprese, l’ipotesi di uno stadio da costruire ex novo fuori città. Nel corso dell’incontro, infatti, "è stata ribadita la volontà di portare avanti l’ipotesi progettuale che è stata oggetto di lavoro in questi mesi". Ed è stato analizzato, «in via informale – si legge ancora nel comunicato – il piano economico-finanziario complessivo».

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"La presentazione ufficiale della richiesta di ristrutturazione dello stadio Dall’Ara e di rigenerazione delle aree urbane interessate – continua la nota – avverrà quando il Bologna F.C. 1909 avrà definito compiutamente gli accordi con le diverse controparti coinvolte nell’operazione". In poche parole, il Comune lascia la palla nelle mani della società di Saputo. Insomma, fino a quando il Bologna non sarà pronto, Palazzo d’Accursio non si esprimerà. Nei fatti, un’intesa di massima c’è già. Ma il Bologna deve mettere nero su bianco gli accordi – e i conti – con i suoi interlocutori. A cominciare dal colosso tedesco Ece, interessato al progetto della Cittadella della Moda che dovrebbe sorgere ai Prati di Caprara Ovest.

La tempistica, insomma, potrebbe allungarsi. Anche se di poco. Uno dei nodi da sciogliere pare sia ancora l’adeguamento antisismico del Dall’Ara, che incide in maniera pesante sul costo della riqualificazione di un impianto datato 1927, fin qui stimato in circa 70 milioni di euro. Di certo, è ragionevole pensare che, se si dovesse tornare indietro e il progetto dovesse arenarsi, per saperlo si dovrò aspettare almeno il 4 marzo. Difficile pensare che il sindaco darebbe la notizia alla vigilia delle elezioni politiche.

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