Bologna, sogno apertura per la Torre Garisenda

Turismo, Lepore frena: "Prima sistemiamo l'Asinelli"

Turisti sotto le Due Torri a Bologna

Turisti sotto le Due Torri a Bologna

Bologna, 6 gennaio 2017 - Per ora è un sogno, ma chissà che questo anno appena iniziato non lo trasformi in realtà. Visitare, oltre la Torre degli Asinelli, anche la sorella minore, la Garisenda. Senza la paura, peraltro, di non laurearsi. Leggende universitarie e battute a parte, l’idea di aprire al pubblico anche l’altro simbolo della città è già sul piatto, tanto che ci sarebbe anche un progetto con tanto di cifra indicativa: 100mila euro.

La suggestione piace a molti, e anche su Facebook negli ultimi giorni dell’anno – quando per salire i 498 gradini all’Asinelli c’era da sgomitare – non sono mancati i commenti sul tema. Oltre all’apertura della Garisenda, rispunterebbe anche un altro progetto, quello di ripristinare la passerella di collegamento fra le due strutture difensive medievali, un tempo di legno e posta all’altezza di circa 30 metri, destinate alle guardie del mercato di mezzo. Inutile dire che, oltre rendere ancora più accattivante una delle principali attrazioni cittadine – le Due Torri sone terze su TripAdvisor dopo Santo Stefano e Piazza Maggiore – aprire la Garisenda potrebbe anche aiutare a smaltire le code, che negli ultimi mesi hanno superato anche i 40 minuti.

Del resto, il periodo di Capodanno ha sancito il record annuale delle 150mila presenze. Record che il gestore Roberto Zazzaroni, come dichiarato su queste pagine giorni fa, ha annunciato di voler superare nel 2017. Interpellato sull’ipotesi, l’assessore all’Economia e alla promozione della città, per ora frena: «Prima sistemiamo l’Asinelli e poi penseremo alla Garisenda».

E in effetti gli interventi previsti alla Torre, che da quest’anno è gestita con la collaborazione di Bologna Welcome, erano in calendario proprio in questo gennaio: parliamo di lavori per la realizzazione dei parapetti al terrazzo e in un paio di pianerottoli, il tutto da completare entro marzo. In quanto alla Garisenda, in realtà una visita negli anni scorsi c’era stata: nel maggio 2012, quando 150 visitatori salirono in compagnia di ‘ciceroni’ dell’Università di Bologna. Dopo l’esperimento l’assessore Riccardo Malagoli non aveva scartato l’idea di nuove aperture. «Bisogna valutare se è possibile in termini di sicurezza e normativa», aveva detto. Ora se ne riparla.  

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