Gli utenti in coda ieri mattina al poliambulatorio di via Mengoli
Bologna, 10 gennaio 2017 - Il poliambulatorio di via Mengoli è affollato già dal primo mattino. In tantissimi, tra cui molti genitori, sono in coda per poter accedere al Cup e prenotare visite mediche, la vaccinazione contro la meningite per i figli o avere informazioni su come cambiare medico curante. Verso mezzogiorno e mezza, chi prende un biglietto per il Cup ottiene il numero 169, quando sul tabellone luminoso è indicato ancora il 74, mentre gli utenti complessivi in coda sono 195, tra cui molti arrivati in via Mengoli alle 9.
"Devo prenotare il vaccino per mia figlia. Ho chiamato un numero verde, ma mi hanno detto che questo era l’unico luogo dove poterlo fare – racconta Vincenzo Albanese, metalmeccanico –. In realtà sto facendo due file perché devo anche chiedere un’esenzione per dei farmaci, ma sono qui dalle 9 di mattina e ancora non è il mio turno".
Proprio da ieri, infatti, è possibile prenotare la vaccinazione anti-meningococcica di tipo B per bimbi e ragazzi minorenni, nei 41 punti Cup all’interno delle strutture sanitarie dell’Azienda Usl, che ha risposto "all’incremento di richieste di vaccinazioni volontarie, mettendo a disposizione circa duemila dosi aggiuntive di vaccino, 750 delle quali per la prima dose e per le successive, sino ad un massimo di quattro in relazione all’età del minore – spiega l’Usl in una nota –. I vaccini restanti saranno a disposizione di chi ha effettuato la prenotazione nel corso del 2016 e a cui sarà offerta la possibilità di anticipare la somministrazione della prima dose".
La Regione, inoltre, con il nuovo Piano nazionale di prevenzione vaccinale, garantisce gratuitamente anche il vaccino anti-meningococco di tipo B per tutti i nati dall'1 gennaio di quest’anno e riduce da 92 euro a 50 euro il costo del vaccino per i minori e a 71 euro per i maggiorenni.
La fila al Poliambulatorio Mengoli, intanto, scorre a rilento, così alcune persone decidono di andare via o uscire per prendere una boccata d’aria. "C’è una fila assurda. È inconcepibile – commenta Monica Gandolfi, disoccupata –. Da quando hanno chiuso il Cup del Sant’Orsola, qui le code sono diventate insostenibili". "Questo è l’unico punto Cup che serve la zona Mazzini e Cirenaica – conclude Giuseppe Esposito, pensionato –. Ne servirebbe qualcuno in più, perché siamo davvero in tanti".
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