Allarme furti, spaccata alla Rustica di via San Vitale

Il titolare disperato: "Migliaia di euro di danni per rubare due teglie di dolci"

ESASPERATO  Angelo Iannizzi, titolare dell’osteria-pizzeria  La Rustica, in via San Vitale

ESASPERATO Angelo Iannizzi, titolare dell’osteria-pizzeria La Rustica, in via San Vitale

Bologna, 24 dicembre 2015 - Bottino misero (due teglie di dolci, una bottiglia di liquore e il fondo cassa), ma danni per diverse centinaia di euro. È il bilancio dell’ennesima spaccata ai danni di un’attività commerciale, andata in scena, questa volta, all’osteria-pizzeria La Rustica.

Siamo in via San Vitale, non lontano dalla Porta. Angelo Iannizzi, vittima del blitz messo a segno nella notte tra martedì e mercoledì, ha piazzato dei cartoni dove fino a poche ore prima c’era un vetro. Qualcuno l’ha mandato in frantumi, poi è entrato e ha arraffato il possibile, scappando a stretto giro di posta.

E il ristoratore sfoga così la propria rabbia: «Ci stanno distruggendo, è la seconda volta che succede in due anni. Tra un po’ saremo costretti a dormire nel locale. A difenderci da soli».

L’allarme ha cominciato a suonare nel cuore della notte. E Iannizzi, che abita poco distante, si è precipitato all’osteria. Racconta di essere arrivato prima lui delle forze dell’ordine, ma una volta sul posto non ha potuto far altro che prendere atto del furto già avvenuto.

«Hanno portato via una vasca di tiramisù, una torta ai frutti di bosco e una bottiglia di liquore – prosegue –. Più le monete che erano in cassa, nemmeno 30 euro in tutto. Avevano provato a entrare anche due sere prima, senza però riuscirci. Stavolta il danno è enorme». L’amarezza del ristoratore deriva, a quanto pare, anche dalla possibilità che gli autori del blitz riescano a farla franca: «Proprio di fronte al locale c’è una telecamera del Comune, ma purtroppo è spenta. E pensare che io avevo messo solo l’allarme, e non l’impianto di videosorveglianza, proprio perché speravo di poter contare su quell’aiuto».

Nemmeno i vicini, pure numerosi in una zona come questa, sembrano aver visto né sentito nulla. «Avevo aperto questo posto due anni fa per i miei figli – conclude Iannizzi –. Ora non so che fare. All’inizio pensavo ci avessero preso di mira in quanto ultimi arrivati, invece ora mi accorgo che sbagliavo. Leggo di spaccate praticamente ogni giorno: ma non si può andare avanti così».

Il riferimento è a quanto accade in un’altra zona caldissima della città, quella della Bolognina, per la quale proprio ieri il sindaco Virginio Merola ha annunciato provvedimenti: «Ho chiesto più presenza al questore – avverte il primo cittadino –. Riusciremo a contenere la criminalità»

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