Morta l'estetista disarcionata: "E’ ingiusto, i suoi sogni si stavano realizzando"

Bologna, 19 agosto 2015 - Sono state due notti di speranza e di preghiera. Ma Alessandra Setti, l’estetista bolognese di 38 anni, in coma da domenica pomeriggio dopo essere caduta da cavallo, durante una passeggiata a Gergei, in provincia di Cagliari, non ce l’ha fatta. È morta ieri mattina all’ospedale Brotzu del capoluogo sardo. Una notizia che ha gettato nello sconforto parenti e amici, che di Alessandra vogliono ricordare soprattutto il carattere forte che l’aveva sempre aiutata a superare le difficoltà della vita.

«Ci conoscevamo solo da due anni, ma tra noi era scoppiata subito una grande amicizia, ci siamo trovate sempre bene insieme. Era una ragazza meravigliosa – racconta l’amica Elisabetta Avanzi –. Finalmente aveva trovato il lavoro che cercava, un fidanzato che l’amava e con cui stava bene. È ingiusto che sia morta proprio quando era finalmente felice». Elisabetta, in un momento così difficile, non può fare altro che commuoversi mentre vuole ricordare i momenti più significativi passati con Alessandra, «come quando decidemmo di cresimarci lo stesso giorno. Pensavamo fosse una bella idea condividere un momento così importante. Era una persona splendida e mi mancherà tantissimo».

Diplomata estetista, Alessandra, aveva trovato finalmente il lavoro dei suoi sogni «dopo tanti anni di ricerca e questa è una cosa che la rendeva molto felice – continua Elisabetta –. Stava finalmente vivendo la vita che aveva sempre sognato». Una vita fatta anche di impegno civico e politico. «Era una guerriera, molto attiva in città. Faceva una sua lotta personale contro il degrado in zona San Donato, dove abitava, e ha cercato in tutti i modi di riuscire a risolvere i tanti problemi che affliggono quel quartiere. Andava avanti come un treno, contro tutto e tutti».

La notizia della morte di Alessandra ha scosso anche la comunità di Gergei, dove era in vacanza con il fidanzato. «È accaduto tutto domenica, l’ultimo giorno della festa cittadina di Santa Maria – racconta il sindaco Rossano Zedda –. Quel giorno per noi si è trasformato in una tragedia, perché fatti del genere non dovrebbero mai capitare. Nonostante Alessandra non fosse conosciuta in città, la famiglia del fidanzato è molto stimata da tutti, non possiamo che stringerci intorno a loro in un momento così triste».