Forlì, 10 gennaio 2012 - ALLA FINE, quanti sono, questi ricorsi per gli autovelox di Villa Rovere? S’era parlato di migliaia.
«Ma no. Assolutamente no. Meno meno... Siamo sui 400 circa».
 

Mica pochi. Dottor Dario Rosetti Betti, coordinatore dei giudice di Pace di Forlì, un bel lavoro vi attende.
«Un bel lavoro, certo. Anche perché non abbiamo solo queste multe da trattare. Certo, questo è un caso particolare».
 

A dir poco particolare. Ci sono due interi paesi, Castrocaro Terme e Terra del Sole, in rivolta da mesi.
«È vero, i ricorsi sono tanti, cercheremo di tenere un’uniformità d’azione. Io, per dire, le prime cause lo ho fissate per il 20 febbraio. I miei colleghi all’incirca in quella stessa data».
 

E i tempi per riuscire a giungere a una sentenza?
«I nostri tempi di smaltimento sono fortunatamente abbastanza rapidi. Direi che entro un paio di mesi potremmo avere i primi verdetti».
 

Fatta salva la discrezionalità del giudice, cercherete anche di trovare una condotta unitaria nella valutazione dei ricorsi?
«Prima di cominciare il vaglio delle singole cause ci riuniremo per cercare una linea comune. Va detto però, come ha accennato lei, che il giudice è autonomo e risponde solo davanti alla legge. Poi è chiaro, ripeto, che una condotta comune cercheremo di adottarla, e la adotteremo».
 

Ha già cominciato ad analizzare i primi ricorsi?
«Diciamo che una prima valutazione ho cominciato a farla. Ma per adesso è impossibile entrare nel merito delle cause e quindi è altrettanto impossibile avanzare alcun tipo di deduzione».
 

Nella sostanza — da quello che abbiamo capito sentendo i ricorrenti — le argomentazioni difensive fanno riferimento al fatto che l’autovelox fisso, in quel posto, su una strada urbana, non è a norma?
«È vero. Il problema di fondo è proprio quello».
 

Ed è quindi su questo punto che il suo ufficio cercherà una linea comune?
«Sì, sostanzialmente sì».
 

Bene. Ma allora ci dica: in quel punto l’autovelox può stare o no?
«Non posso dirlo adesso. Deve dirlo il processo. Ripeto, fare delle valutazioni ora è inutile se non dannoso. I ricorrenti dicono che il velox fisso in quella che secondo loro è una strada urbana non è a norma. In quanto in una strada urbana l’infrazione va sanzionata con la presenza dell’agente e la contestazione immediata. Bene. Allora bisognerà vagliare cosa s’intende per strada urbana. Ci verrà in soccorso il codice della strada. Poi vedremo come muoverci, anche con nostri approfondimenti, che la legge ci consente».
 

Nel frattempo sono arrivati i controricorsi del Comune?
«No. Ecco, per l’appunto. Nostro dovere sarà anche quello di valutare ciò che dice la controparte, ossia l’amministrazione comunale. Che con tutta probabilità contesterà, con argomentazioni in fatto in diritto, le posizioni dei ricorrenti. A quel punto tireremo le somme. Questo è il nostro mestiere. Una cosa è certa: i tempi saranno brevi. Al massimo a fine marzo le questioni saranno definite».
 

Questo per chi ha fatto ricorso. E chi invece ha già pagato?
«Ah beh, in quel caso c’è ben poco da fare».
 

Cioè?
«Eh, chi ha pagato ha chiuso. D’altronde chi ha saldato ha fatto la sua scelta: quella di pagare il minimo edittale».
 

Quindi, nessuna restituzione del denaro?
«Ripeto, per quel che riguarda questo ufficio, chi ha pagato ha chiuso».