Macerata, 18 marzo 2011 - "SONO regolari le multe comminate a chi lascia la macchina nei parcheggi blu all’interno della carreggiata?". Se lo chiede l’associazione Idea Macerataa, il movimento culturale lanciato da Deborah Pantana, consigliera comunale del Popolo della libertà. La questione era già stata sollevata qualche settimana fa dalla trasmissione di Italia Uno 'Le Iene', secondo cui i parcheggi a pagamento non possono essere ricavati all’interno della carreggiata.

 

E la stessa battaglia viene ora portata avanti da Idea Macerata. "E’ luogo comune - si legge in una nota del movimento culturale - che a Macerata non ci sono più parcheggi liberi, ma si può posteggiare solo pagando. Esaminando le norme del codice della strada, in particolare l’articolo 7 (comma 6) si afferma che le aree destinate a parcheggio devono essere ubicate fuori dalla carreggiata e comunque in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico. Ma non basta: l’articolo 3 (comma 7) specifica che la carreggiata è la parte della strada destinata allo scorrimento dei veicoli ed è composta da uno o più corsie di marcia; è in genere pavimentata e delimitata da strisce di margine”. 

 

"Un’altra prescrizione - aggiunge Idea Macerata - stabilisce che, per essere regolari, i parcheggi a pagamento devono rispettare determinate misure: le aree di sosta devono essere larghe 2,3 metri e lunghe 4,50 metri. Deve poi essere previsto un metro e mezzo per il transito dei pedoni, oltre a una distanza di cinque metri dagli incroci.

 

"Niente di tutto questo - denuncia il movimento della Pantana - è stato applicato dal comune di Macerata. Per fare un esempio, sia in corso Cairoli che in corso Cavour è stata solo tracciata una linea blu sulla carreggiata senza delimitare la stessa con la striscia bianca: tutto questo è in palese contrasto con le norme del codice della strada".

 

"La stessa situazione - aggiunge Idea Macerata - si ripete in altre vie della città, come nel quartiere Santa Lucia intorno all’ospedale, sotto il tribunale". Alla luce di queste considerazioni Idea Macerata si chiede se "le contravvenzioni comminate fino a oggi ai cittadini sono lecite o meno". Quindi l’affondo contro l’amministrazione comunale: "Fare cassa con le multe, varare regole vessatorie per la sosta, eliminare i parcheggi gratuiti, sono decisioni che nascono da mentalità e metodi a cui occorre opporsi innanzitutto sul piano culturale. Il Comune deve pensarci due volte prima di condizionare la vita concreta e quotidiana delle persone o toccare. L’idea di un capoluogo delle gabelle e delle penitenze non serve certo al futuro di Macerata".