{{IMG_SX}}Sassuolo, 4 ottobre 2008 - "Zampagna ha detto che andiamo in Champions? Lo prendo in parola, ci andremo". A parlare non è il presidente di Sampdoria, Udinese o Palermo, ma quello del Sassuolo, ovvero Giorgio Squinzi, patron del club e della Mapei, oggi comunque capolista e società più ricca della B. Squinzi è un tifoso del Milan: "Il derby? Un discreto Milan e l'Inter senza gioco. Ibra è il più grande: fermato lui non c'è nulla. Ronaldinho non sembra più un giocoliere, ha fatto cose da campione. Ma Kakà per me resta l'ideale di campione. Tra due anni lo porto al Sassuolo".
Tornando appunto alla sua società dice: "Uno dei nostri segreti è che la proprietà è lontana. Il management è competente e non rompe le scatole al tecnico. Abbiamo vinto con Remondina e Allegri, ora c'è Mandorlini: se la cabala continua... andiamo in Champions. Mandorlini marchiato Inter? Ero contrario al suo ingaggio, ma Ernesto Pellegrini mi ha detto che è un bravo ragazzo. A me non dispiaceva un milanista come Costacurta, ma deve fare prima la sua esperienza". Nel ciclismo Squinzi rilevò la Eldor sull'orlo del fallimento e in due anni divenne la prima squadra al mondo. "Nel ciclismo ho cominciato per passione - spiega - gli investimenti sono arrivati più avanti con Ballerini e gli altri". L'ipotesi Champions è fantascienza per molti, ma il presidente sembra crederci: "Adesso facciamo questo campionato e poi vediamo: se bisogna fare uno stadio da Champions bisogna studiarlo bene".
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