Fossombrone (Pesaro e Urbino), 9 maggio 2014 - Fossombrone romana. Con la ricostruzione tridimensionale realizzata dall'associazione neonata di giovani professionisti, Team Evolution, ora è possibile passeggiare virtualmente tra l'Augusteum , il foro e il macellum.

Interessante è poi sovrastare a volo d'uccello l'anfiteatro che secondo la ricostruzione elaborata dal gruppo di 14 corsisti fuoriusciti dal corso in grafica, prototipazione rapida e stampa3D coordinato da Giuseppe Dromedari con la consulenza scientifica dell'archeologo Mario Luni «si sviluppa su due ordini», richiamando l'immagine di un colosseo in miniatura.

«E' proprio nell'Augusteum della Forum Sempronii - spiega Dromedari, progettista, fondatore della società Evolution, con una laurea in archeologia e oltre vent'anni di esperienza nel settore della stampa e della fotografia professionale - che si trovava la Vittoria, attualmente tornata a Fossombrone dal museo di Kassel, per le celebrazioni del bimillenario augusteo».

Il lavoro fatto dal gruppo Team Evolution è lodevole oltreché di certosina complessità. Proprio in questi giorni il progetto sarà esposto al pubblico in occasione dell'«Expo di Primavera. Salone dello spirito d'impresa », previsto a Pesaro, con il contributo della Banca di credito cooperativo di Gradara, al quartiere fieristico di Campanara, da domani.

«Saremo presenti con la ricostruzione tridimensionale della Fossombrone romana - conferma Dromedari - che ha già riscosso un forte interessamento. L'idea è quella di concludere la rosa di sponsor per poter terminare l'elaborazione tridimensionale e procedere con lo sviluppo della seconda parte del progetto che oltre alla realizzazione di un plastico realizzato con una stampante 3d prevede la promozione del territorio attraverso applicazioni all'avanguardia».

Il modello che ha ispirato il Team Evolution coordinato da Dromedari è quello realizzato per il sito archeologico di Aquileia: «Oltre alla visita virtuale - spiega Dromedari - il percorso prevede anche applicazioni di realtà aumentata che realizzate con perizia e coerenza scientifica oltre al grande pubblico potrebbero attirare a Fossombrone gruppi di studiosi e di appassionati da tutto il mondo».

Quanto tempo avete impiegato?

«Oltre cinque mesi di applicazione - spiega - . Il progetto Forum Sempronii ha richiesto un rigoroso studio scientifico ed un'elevata conoscenza delle nuove tecniche ad alta innovazione tecnologica. La redazione del progetto è stata possibile solo grazie ad un lavoro di squadra fra archeologi e tecnici delle nuove tecnologie interattive. In questo modo si è riusciti garantire la scientificità delle ricostruzioni e dei filmati e allo stesso tempo l'utilizzo di un linguaggio divulgativo e accattivante, coniugando il rispetto dei dati scientifici e il desiderio del pubblico di poter comprendere in modo immediato il modus vivendi del passato».

Come siete arrivati alla visualizzazione finale?

«Le ricostruzioni sono preventivamente sottoposte ad una "Scheda di discussione e di approvazione scientifica" - conclude Dromedari - . E' ovvio, che non tutto il costruito può derivare in maniera puntuale da documenti storici. Alcune ricostruzioni sono derivate da esempi coevi paralleli attestati nelle vicinanze (Fano, Suasa, Urbisaglia, etc.) e altre ancora frutto di interpretazioni più personali quali ad esempio mercati all'aperto o al chiuso».

di Solidea Vitali Rosati