Reggio Emilia, 9 febbraio 2013 - "E' significativo che questa sede sia intitolata a Giuseppe Dossetti perché in questa sede vivono e parlano soprattutto i giovani" . E chi conosce la storia di Dossetti sa "quale attrazione esercitava sulle giovani menti. Era davvero una calamita per le giovani menti. Credo che le giovani menti vedessero in lui due cose che qui all'Universita' dovrebbero esser coltivate con una particolare attenzione". Sono le parole con cui il sindaco diReggio Emilia Graziano Delrio inquadra l'intitolazione del palazzo universitario alla memoria di Giuseppe Dossetti, una delle iniziative volute per le celebrazioni per il centenario della nascita. Dopo la scopertura della targa in memoria di Dossetti, il sindaco di Reggio ha ringraziato il rettore Aldo Tomasi, il vescovo Massimo Camisasca, Romano Prodi e Valerio Onida, presidente emerito della Corte costituzionale e amico di Reggio, la famiglia Dossett i e Alberto Melloni, promotore delle iniziative nazionali del centenario.

Quel che Dossetti 'dice' oggi ai giovani universitari e', per Delrio, il messaggio sull'importanza della "ricerca sempre del nuovo, la ricerca dell'attraversar confini, la volonta' di vedere certamente l'attuale, ma anche di vedere l'avanti. Era davvero sentinella che annunciava il domani, Giuseppe Dossetti. In tante sue intuizioni, nelle sue visite in India, in Cina, nel rapporto con l'Islam, credo abbia indicato per tempo e con acutezza i problemi e le sfide che avevamo davanti".

Ai giovani spetta di raccogliere il testimone, comprendendo che la ricerca del nuovo, "non e' giudizio sul passato, non e' giudizio feroce, ma capacità di spostare avanti i propri orizzonti". L'altro 'lascito' agli universitari e' "il rigore della propria ricerca".