San Martino in Rio (Reggio Emilia) 4 settembre 2013 - Lei, la proprietaria, Patrizia Amaduzzi, quasi 57 primavere, sammartinese, è senza parole. Sconcertata dal fatto che per il suo Roan, un meticcio labrador marrone di 6 anni, talmente mansueto che «non abbaia neppure, al limite piange, povera bestia...», adesso debba sborsare 15 euro mensili. Complessivamente, con gli arretrati,180 euro. E invoca giustizia: «Non esiste che un cane paghi le spese condominiali».

I FATTI. Patrizia da un anno risiede in una casa popolare Acer, in piazza dell'Acqua, a San Martino, col fidanzato con cui presto convolerà a nozze e il suo beniamino Roan. Lì vivono 12 famiglie, e «finora mai nessuno si era lamentato del quattrozampe» preso tre anni fa al canile. A distanza di un anno, nella riunione condominiale di fine luglio, il capo di condominio le fa notare che «oltre alla sua quota e quella del compagno - rispettivamente di 30 euro - ora deve aggiungere 15 euro per Roan». Non solo: una lettera dell'agenzia "Casa Mia" la sollecita ad «utilizzare l'apposito tappetino, in ascensore, ogni volta che devo portare fuori il mio amato Roan». Un accorgimento per evitare di «lasciare peli e segni delle zampe in ascensore». «Premetto che ci avevo già pensato - puntualizza Patrizia - il punto è che ho grossi disturbi alla schiena che mi impediscono di chinarmi». Dapprima, Patrizia non reagisce alla "novità": «Non ho detto nulla pensando che dipendesse dal fatto che Roan viene considerato, a tutti gli effetti, una persona». Di fatto, un "coinquilino a metà", dato che per lui dovrà versare mezza quota. «Poi, però, la cosa mi ha lasciato sbigottita - incalza la Amaduzzi -. Ma dove sta scritto che devo pagare?».

LA REAZIONE. Adesso vuole vederci chiaro. Così, domani andrà a bussare all'agenzia "Casa Mia", a Reggio, chiedendo lumi oltre ai verbali della famosa riunione di condominio. Nel frattempo, si è appellata all'Aidaa a caccia di delucidazioni. Una pratica ora al vaglio dei legali. Il pagamento, da ottobre, con gli arretrati dell'anno scorso, dovrebbe ammontare a 180 euro. «Ne ho sentite tante in dieci anni di presidenza di Aidaa - chiosa Lorenzo Croce - ma quando mi ha chiamato la signora non ho potuto esimermi dal farmi ripetere due volte il racconto. Mi auguro vivamente che si sia trattato di una semplice boutade, anche perchè se questi signori dovessero richiedere il pagamento di un supplemento di quote condominiali per la presenza del cane non esiteremmo un secondo a portarli davanti al giudice». Il suo auspicio è che «l'ente delle case popolari intervenga subito a mettere fine a questa ridicola barzelletta».

Alba Piazza