
Ancona, adesso i nodi vengono al pettine. Tiong è pronto a svelare tutto al sindaco
Mentre in città compaiono sempre più spesso striscioni contro il presidente Tony Tiong – a Torrette, in via Marconi –, il sindaco Daniele Silvetti procede nella sua doppia rincorsa: da un lato quella per cercare un confronto e chiarimento con il patron austromalese che contatta i giocatori, trova un avvocato a Milano per tutelare la sua immagine ma poi non fa nulla di concreto per risolvere la situazione che ha creato, dall’altro quella in direzione degli interlocutori potenzialmente interessati al futuro dell’Ancona in serie D, che al momento cinque, singoli imprenditori o cordate, come la terza in ordine cronologico incontrata dal sindaco nei giorni scorsi, una cordata che comprende anche anconetani e che poi sarebbe la prima, almeno finora, disposta a rilevare l’Us Ancona anche a fronte di debiti e crediti, pur di proseguire nella continuità con la società attuale.
Una possibilità che comporterebbe non pochi vantaggi, non ultimo quello relativo alle tempistiche per iscrivere la società alla serie D e per comporre nuovo organigramma e squadra. Altri incontri il sindaco Silvetti li avrà in questi giorni.
Lo scopo è quello di farsi un’idea precisa di chi è interessato all’Ancona per seguire la strada dell’iscrizione alla serie D.
Dall’avvocato Stefano Giangrande di Milano il sindaco sta attendendo di sapere se l’incontro fissato tra le parti avverrà lunedì prossimo oppure martedì, a Bologna, dunque a metà strada tra Ancona e Milano.
L’avvocato milanese avrà la procura da parte di Tony Tiong per parlare delle intenzioni del presidente e per mostrare anche quei valori economico patrimoniali dell’Us Ancona che chiedono di conoscere gli interlocutori che vorrebbero subentrare nella società o a crearne una nuova.
Silvetti e l’avvocato Giangrande parleranno, naturalmente, anche dell’area destinata a centro sportivo e assegnata all’Ancona Sports Center di proprietà della The Dream srl con sede a Porto S.Elpidio a sua volta di proprietà di Tony Tiong. Il Comune ha messo in mora l’Ancona Sports Center e attende da un anno che la società versi il corrispettivo per l’acquisizione dell’area, corrispettivo pari a circa 1,2 milioni di euro, compresa caparra già versata.
Il sindaco ha chiesto all’Ancona Sports Center di pagare: in caso ciò non avvenga, come sarebbe logico in questa situazione – ma con Tiong mai dire mai – con il 30 giugno l’area tornerà nella totale disponibilità del Comune di Ancona. I tempi stringono su tutti in fronti e al massimo la prossima settimana si dovrà chiudere nel bene o nel male.
Giuseppe Poli