Andreea scomparsa, a caccia del sangue nell’auto del fidanzato

La Procura incarica un perito: il dottor Tagliabracci avrà quindici giorni per analizzare i rilievi organici nell’Audi dell’autotrasportatore. Altri avvistamenti a Milano

Andreea Rabciuc

Andreea Rabciuc

Ancona, 4 maggio 2022 - Altri due avvistamenti a Milano per Andreea Rabciuc, la 27enne di origine romena scomparsa nel nulla all’alba del 12 marzo scorso. Sono arrivati in questi giorni alla trasmissione "Chi l’ha visto" e sui quali sono in corso accertamenti. La zona sarebbe la stessa della volta scorsa, vicino alla stazione metropolitana Cadorna. Sempre dal capoluogo lombardo c’era stata un altra segnalazione, arrivata nel pomeriggio del 20 aprile scorso, direttamente all’avvocato Emanuele Giuliani, il legale di Simone Gresti, il fidanzato della giovane che al momento è ancora l’unico indagato sulla sparizione della ragazza (l’ipotesi di reato è sequestro di persona).

"Non vogliamo illuderci – dice l’avvocato Giuliani – a noi ci è stato comunicato sabato mattina di questi due avvistamenti ma attendiamo di capire se sono attendibili perché lo stile della ragazza, con i capelli blu, abbiamo visto che lo hanno anche altre ragazze infatti i precedenti avvistamenti sono stati smentiti, sia quello fatto a noi di Milano che quello a Roma fatto addirittura in diretta in trasmissione". Simone, il suo legale e il loro consulente Andrea Ariola questa sera saranno di nuovo a "Chi l’ha visto?" "anche se io non ho novità che posso comunicare - puntualizza Giuliani – noi continuiamo le nostre indagini difensive senza interferire in quelle degli inquirenti e abbiamo ovviamente una nostra idea dei fatti sui quali però Simone non c’entra nulla".

Qualcosa emergerà dall’analisi forense sui cellulari sequestrati, due sono proprio dell’indagato, l’altro è dell’ex fidanzato della 27enne, Daniele. Intanto dopo i rilievi effettuati nell’auto sequestrata a Gresti, una Audi, fatta dai carabinieri del Sis, la sezione investigazioni scientifiche del nucleo investigativo di Ancona, la sera stessa del sequestro (era il 14 aprile e utilizzarono il luminol), la Procura ha dato incarico al medico legale Adriano Tagliabracci di analizzare i prelievi fatti. Nell’auto sono state trovate tracce organiche. Il perito ha 15 giorni di tempo e dovrà accertare se c’è il sangue di Andreea. La difesa ha nominato un consulente di parte, il medico legale Cristiano Cortucci di Jesi, specialista che seguirà parallelamente le analisi per tutelare l’indagato.

A distanza di 53 giorni non c’è ancora nessuna traccia di Andreea. La giovane aveva passato la notte tra l’11 e il 12 marzo in una roulotte, all’interno di un terreno nelle campagne di Montecarotto, in compagnia del fidanzato Simone, una amica di nome Aurora e un ragazzo, Francesco, proprietario della roulotte e del vicino casolare inagibile dopo il terremoto del 2016. All’alba, al culmine di un litigio con Gresti, si sarebbe allontanata a piedi, lungo la strada che conduce a Moie e nessuno dei presenti l’avrebbe poi raggiunta per riportarla a casa. Erano circa le 6 ed era ancora buio. A Simone ha lasciato il suo cellulare che è stato poi consegnato alla madre di Andreea il pomeriggio di domenica, dopo quasi due giorni. Carabinieri e cani molecolari hanno cercato il corpo della ragazza nei dintorni e anche oltre la roulotte e il casolare dove è stata vista viva l’ultima volta senza però trovare nulla. Il fidanzato nega di averle fatto del male o di averla raggiunta dopo quel litigio. Simone avrebbe lasciato il casolare dopo quasi un’ora, in auto, l’Audi, con a bordo Aurora che doveva raggiungere Jesi per fare un tampone perché il giorno dopo doveva andare in comunità. Nella roulotte quella notte avrebbero bevuto, e non solo. Un’ora prima che Andreea se ne andasse via il fidanzato e l’amica Aurora sono andati a Jesi insieme, in auto, per comprare delle birre, rimanendo in videochiamata con la 27enne e Francesco che invece erano rimasti in roulotte.