SARA FERRERI
Cronaca

Nove mesi per una Tac coronarica: l’odissea di un medico. “Prenotare è il caos”

Ecco cosa è successo a un professionista jesino per fare l’esame: "Avevo pure una priorità da erogare entro 120 giorni, ma niente da fare. E mi hanno dato dei numeri telefonici che non c’entravano nulla"

Tac coronarica: nove mesi di attesa. L'odissea di un medico di Jesi

Tac coronarica: nove mesi di attesa. L'odissea di un medico di Jesi

Jesi (Ancona), 5 ottobre 2023 – “Il posto ci sarebbe anche tra pochi giorni, ma non glielo posso prenotare, deve chiamare direttamente i due numeri della Radiologia e della Tac dell’ospedale Carlo Urbani di Jesi". È quanto si è sentito dire un medico jesino a cui il cardiologo ha prescritto una Tac coronarica.

Con un’impegnativa del medico che indicava la priorità P (prestazione da erogare entro 120 giorni) il medico jesino denuncia: "Dopo 4 tentativi fra Cup regionale, Cup di Osimo e Radiologia di Jesi, oltre due ore di tempo, non sono riuscito a prenotare una Tac coronarica neanche a 6 mesi. Mi sono sentito dire dal Cup di Osimo di chiamare il numero diretto della Radiologia dove mi hanno detto che loro stavano lavorando e non avevano quel compito. Allora – continua nel racconto – ho chiamato il Cup regionale ma, dopo aver atteso pazientemente il mio turno, mi hanno detto di chiamare gli stessi due numeri di Jesi perché avevano quelle istruzioni. Ho spiegato che erano errate. La signora allora ha cercato dove in regione avessi potuto fare la Tac coronarica ma non c’è alcuna disponibilità nemmeno dopo i 6 mesi. Le mie coronarie spero siano libere anche se il mio cardiologo ha indicato di fare quell’accertamento perché sono iperteso e ho familiarità per gli infarti ma penso a tutte quelle persone che invece avrebbero più bisogno di me e non sanno quando potranno fare l’esame. All’inizio non ho chiesto se a pagamento avessi avuto disponibilità in brevi tempi perché non volevo arrabbiarmi. Poi però ho pensato: tutti i soldi che abbiamo versato e versiamo per la sanità dove sono finiti?".

Così il medico ha deciso di non mollare e ha chiamato di nuovo il Cup regionale. "Mi hanno di nuovo dato i due numeri della Radiologia e Tac di Jesi – prosegue nel racconto – così ho spiegato che l’informazione era errata. Ma la risposta era sempre la stessa, stavolta anche arrogante, di chiamare quel numero. Ha aggiunto che a Jesi c’erano due posti liberi anche nei giorni immediatamente successivi e alla mia richiesta di prenotarne uno continuava con la storia dei due numeri.

I toni si sono alzati poi mi ha passato una superiore che mi ha ascoltato con educazione e mi ha detto di aspettare che si sarebbe informata. Poco dopo mi ha detto che avevo ragione e che quei due numeri non erano più attivi per queste prenotazioni. Mi ha detto di rimanere in linea che mi avrebbe di nuovo ripassato l’operatore ma la linea è caduta. Altra mezz’ora persa per non avere nulla".

Come ultimo tentativo dopo un paio di giorni il medico ha raggiunto il Cup di Jesi: "In tutta la regione c’è un solo posto libero che è il 6 giugno 2024 a Torrette" la risposta. "A pagamento invece dopo appena 25 giorni a Jesi, ma al costo di 300 euro così ho deciso di attendere 8 mesi. Dopo tanto cercare ho finalmente trovato una data: l’impresa è stata estenuante e l’arrabbiatura potrebbe avermi creato qualche problema alle coronarie specie pensando ai più anziani non abituati a queste procedure. Questa la trovo – conclude - una sanità pubblica in fin di vita".