
Incontro di fine anno del sindaco Fiordelmondo con la giunta: "Il nostro compito è quello di orientare questo cambiamento"
È una Jesi che si prepara al 2025 dove irromperà Amazon, "con il suo carico di occupazione e sviluppo economico, ma che non vuole essere ‘amazonizzata’. Perché di fronte a un territorio che cambia, compito di un Comune è quello di avere la responsabilità di orientare questo cambiamento nella direzione che si ritiene migliore per la comunità".
Così il sindaco Lorenzo Fiordelmondo, ieri mattina, durante il tradizionale incontro di fine anno, coinciso con il giro di boa di metà legislatura. Accanto a lui gli assessori, cui ha espresso piena soddisfazione per il lavoro fatto e la necessità di conquistare i traguardi obiettivi prefissati nei prossimi due anni e mezzo. L’avvento del colosso dell’e-commerce non è stato il solo argomento trattato dal primo cittadino che ha parlato di una città "più aperta e più viva rispetto alla ‘città regia’ chiusa in sé stessa voluta da chi c’era prima", che ha saputo raccogliere "esigenze che erano diventate urgenze e le ha risolte" e che "sa progettare il futuro in maniera partecipata e condivisa".
Due parole chiave, per Fiordelmondo: "Rete e contemporaneità". E ha spiegato: "Mai come oggi questo Comune si è distinto per creare relazioni: con la Vallesina, con le medie e grandi città e anche fuori dei confini nazionali. Non c’è assessorato che non abbia un tavolo territoriale dove è coinvolto". L’esempio nei "lavori al ponte San Carlo" o sui temi del "Viale della Vittoria o del margine sud della città". Lo sviluppo passa anche dall’urbanistica: "Un’attenzione chiara, la nostra", ha rimarcato. Tra i segnali più importanti, "la città 30" o "le varie progettazioni in corso che permettono di utilizzare le professionalità interne del Comune e avvalerci di quelle specifiche di realtà come le Università di Ancona o Camerino".
Per il sindaco "un nuovo modo di relazionarci, a partire dai più giovani con Jesi Educa dove, insieme alla famiglia, è coinvolta la comunità sul tema educante", per arrivare alla partecipazione dei cittadini tramite i "Comitati di quartiere". Tra le opere pubbliche ha ricordato "che rappresentano obiettivi fondamentali, grazie a un bilancio sano dove è stato abbattuto il disavanzo che era stato ereditato, liberando le risorse per le spese correnti, a partire dalle manutenzioni: 1,7 milioni per quelle di strade e marciapiedi, triplicate rispetto al passato, cospicue anche per il verde". Capitolo sociale: "Siamo tra le città che investono di più sui servizi, anche grazie all’Asp 9 che recepisce le indicazioni fornite dal Comune per i soggetti più vulnerabili".
E a ruota lo sport, citando i nuovi impianti (Palascherma) e quelli ristrutturati (Palasport, palestra Carbonari e campo Pirani). Sulla cultura ha ribadito l’importanza dell’accordo tra Fondazione Pergolesi Spontini e Arena Sferisterio, oltre agli accordi con territori limitrofi ("Unica città della regione") per sviluppare il cineturismo. In chiusura l’argomento Edison, sottolineando il procedimento amministrativo in corso. "Non diciamo no ad Edison, ma diciamo no a quell’impianto, grazie a un percorso partecipativo aperto che non era mai stato compiuto in città e che rappresenta un dato di esperienza anche per le scelte future".