MARINA VERDENELLI
Cronaca

Transenne al cimitero: vietato portare fiori ai propri cari

A Tavernelle alcune tombe sono ancora inaccessibili dal novembre 2022 a causa del terremoto: al cantiere è tutto fermo. Ecco la situazione: crepe, cordoli pericolanti, scale inagibili, lapidi che cadono. E c’è chi opta per piante di plastica

Le transenne messe nel novembre del 2022 e ancora lì per l’inagibilità di quel blocco di loculi dopo le scosse di terremoto

Le transenne messe nel novembre del 2022 e ancora lì per l’inagibilità di quel blocco di loculi dopo le scosse di terremoto

Ancona, 18 marzo 2024 – Transennati dopo il terremoto del 7 novembre del 2022 sono ancora chiusi al pubblico e appesa c’è addirittura l’ordinanza della ex sindaca Valeria Mancinelli che aveva fatto riaprire il cimitero dal 13 novembre 2022 "ad esclusione degli spazi interdetti a seguito dei sopralluoghi dei tecnici comunali e nel rispetto delle limitazioni imposte a tutela della fruibilità in sicurezza".

Siamo al cimitero di Tavernelle, il blocco che si accede da Passo Varano. Arrivare alla tomba dei propri cari estinti è per molti impossibile. Da quasi un anno e mezzo diversi loculi in muratura sono off limits al pubblico e tutto attorno regna il colore arancione, quello delle transenne di plastica tipiche dei lavori in corso anche se lavori in corso non ce ne sono.

Le strutture, alcune anche multipiano, andrebbero messe in sicurezza ma dopo 16 mesi sono rimaste come dopo la scossa. Crepe, cordoli pericolanti, scale inagibili, lapidi che cadono. Per chi ha un parente in uno dei loculi interessati dalle transenne è impossibile andare a portargli un fiore e chi lo fa rischia di prendersi un mattone in testa.

Entrando dall’ingresso di Passo Varano le recinzioni arancioni sono quasi ovunque e i familiari dei defunti hanno optato quasi tutti nei fiori finti. In alcuni moduli le recinzioni sono state abbassate, per entrare lo stesso. A rinforzare il divieto di accesso ci sono anche i nastri bianco e rosso, come quelli dei vigili del fuoco, e alcune tavole di legno per sbarrare il camminamento.

La riapertura non sembra imminente perché non ci sono cantieri all’opera per mettere in sicurezza i danni provocati dal terremoto. Quello di Tavernelle non è il solo cimitero in cattivo stato. A febbraio il Carlino era stato in quello di Posatora e anche lì era tutta una transenna, sempre per il post terremoto, con i cinghiali arrivati fino alle lapidi.