CronacaDal Camerun a Torrette: salvata bimba di un anno

Dal Camerun a Torrette: salvata bimba di un anno

Gara di solidarietà per la piccola Mila operata al cuore per una cardiopatia congenita che non si poteva curare nel suo Paese d’origine

Dal Camerun a Torrette: salvata bimba di un anno

Dal Camerun a Torrette: salvata bimba di un anno

Mila avrebbe rischiato di morire per una cardiopatia congenita se non fosse stato organizzato il viaggio che dal Camerun l’ha portata all’ospedale di Torrette, nel reparto di cardiochirurgia guidato dal dottor Marco Pozzi. Due mesi dopo l’intervento la piccola, di appena 1 anno, sta bene e il 2 febbraio prossimo rientrerà nel Paese d’origine assieme alla mamma che l’ha accompagnata e non l’ha mai persa di vista. Ci voleva una squadra ben affiatata tuttavia per arrivare a questo risultato, perché chi salva una vita salva il mondo intero, ma per farlo non si può essere soli. Fondamentale anche la copertura economica del’intervento, molto costoso, compreso il viaggio e tutto il resto, con una cifra superiore ai 15mila euro. La Fondazione Maria Grazia Balducci Rossi, in collaborazione con l’associazione Una Voce per Padre Pio, ha finanziato il ricovero e l’intervento chirurgico al cuore della piccola bambina camerunense che era in reale pericolo di vita.

Si tratta della prima collaborazione tra enti con la realtà ospedaliera anconetana, all’avanguardia a livello internazionale. L’associazione è attiva in diversi Paesi del sud del mondo e tra le altre cose svolge anche l’attività di individuazione dei casi di bambini malati che potrebbero essere salvati in strutture ospedaliere attrezzate. La cardiochirurgia di Pozzi è un esempio a livello nazionale in tal senso e infatti non è la prima volta che si cimenta in casi come quello di Mina.

Lo scorso 27 novembre la piccola, che dal Camerun era arrivata in Italia due giorni prima grazie a Una Voce per Padre Pio, è stata sottoposta a una delicata operazione cardiochirurgica presso l’ospedale regionale di Torrette. Nel suo Paese non avrebbe potuto operarsi, mentre in Italia Mila ha trovato la salvezza. L’intervento umanitario rientra nel progetto Cuori Ribelli dell’associazione Una Voce per Padre Pio. Il programma ha l’obiettivo di ‘stanare’ cuori con problematiche cliniche tali da causare numerose morti premature.

Dopo l’operazione cardiochirurgica, il 16 gennaio la bambina è stata accolta presso la struttura d’accoglienza delle Patronesse del Salesi di Ancona che si è presa cura della delicata fase della ripresa post operatoria. Lei e la sua mamma, proprio ieri mattina, hanno incontrato il presidente della Fondazione, Tommaso Rossi, accompagnate dal presidente dell’associazione Una Voce per Padre Pio, Enzo Palumbo, e dalla presidente delle Patronesse di Ancona Milena Fiore. La collaborazione tra le realtà impegnate nel sociale e in Africa è risultata decisiva per salvare la vita di Mila e si pone al servizio dei tanti bambini che rischiano la vita, solo perché nati in una parte del mondo meno dotata di strutture, piuttosto che in un’altra.

Pierfrancesco Curzi