"Ex colonie Enel, ma il sindaco è assente"

L’ira del capogruppo Pd, Dario Romano: "La seconda variante sul progetto? Una manovra politicamente sfacciata. Andremo a fondo"

"Ex colonie Enel, ma il sindaco è assente"

"Ex colonie Enel, ma il sindaco è assente"

Le "Ex Colonie Enel" fanno discutere anche durante le vacanze. Anzi, fanno letteralmente insorgere il capogruppo del Pd, Dario Romano, e il gruppo consiliare contro l’operato dell’amministrazione. Andando con ordine: lo scorso 8 agosto, è stata votata una delibera di giunta, pubblicata nell’albo pretorio nella giornata di giovedì 17 agosto, per l’ adozione, da parte della giunta comunale, della seconda variante al piano particolareggiato per la riqualificazione dell’area "Ex Colonie Enel". Un fatto che ha mandato l’opposizione su tutte le furie, specie il capogruppo del Pd che afferma: "Con una manovra politicamente tanto sfacciata quanto scontata: l’amministrazione Olivetti ha adottato la variante sulle Ex Colonie Enel ed il sindaco era assente alla votazione – dice Dario Romano - Dal 14 febbraio, giorno dell’adozione dell’atto di indirizzo, sono trascorsi ben 6 mesi, un tempo decisamente non congruo per adottare la variante vera e propria. In questi 180 giorni ne sono successe di tutti i colori, sino ad arrivare alla commissione consiliare dove son venuti fuori i termini del nuovo progetto. L’interrogazione che ho effettuato rivolgendomi all’assessore Cameruccio ha evidenziato la difficoltà dell’amministrazione a giustificare un’ operazione di questo tipo".

Dario Romano entra nello specifico tirando in ballo anche l’hotel che sarebbe stato previsto in una fase iniziale. "Questa manovra di Ferragosto verrà studiata con estrema attenzione nei prossimi giorni al fianco di tutti gli altri partiti della coalizione di centrosinistra: da Diritti al futuro a Vivi Senigallia sino a Vola Senigallia – attacca Romano - Ad una prima analisi, sembra sia cambiato poco rispetto all’atto di indirizzo, in quanto la previsione dei 90 appartamenti rispetto ai 30 circa previsti originariamente viene confermata. Anche l’hotel previsto in prima istanza viene stralciato, una decisione che cancella nuove possibilità di sviluppo per la città e per la zona interessata. Il tutto viene risolto con un contributo straordinario di costruzione che appare decisamente non sufficiente nell’ottica dell’interesse pubblico, così come le opere di urbanizzazione previste – conclude il capogruppo del Pd - La gestione della partita, da un punto di vista squisitamente amministrativo e politico, è inaccettabile. Tra l’altro, il sindaco e l’assessora Campagnolo erano assenti nel momento dell’approvazione della delibera".

Nicolò Scocchera