SARA FERRERI
Cronaca

Sequestrato in auto e pestato a sangue: in quattro nei guai

Fabriano, i poliziotti hanno avviato le indagini arrivando a denunciare quattro uomini tra i 20 e i 43 anni di origine comunitaria. La vittima ha riportato ecchimosi al volto e la frattura di un dente.

In azione la polizia

In azione la polizia

Fabriano (Ancona), 17 agosto 2024 – Viene fatto salire in auto con una scusa e riempito di botte. I poliziotti di Fabriano hanno denunciato quattro uomini per lesioni volontarie e violenza privata. Un pomeriggio di un fine settimana del luglio appena trascorso, un uomo 35enne di origine non comunitaria, residente da diversi anni a Fabriano, si trovava a passeggiare in una piazza del centro storico cittadino quando è stato affiancato da un’auto con a bordo quattro uomini.

Alcuni occupanti del veicolo, abbassati i finestrini hanno iniziato a parlare con l’uomo: ad un certo punto lo hanno invitato a salire in auto per “fare un giro” e bere una birra. L’uomo, inizialmente, trovava un po' singolare la richiesta ma alla fine ha acconsentito trovando quell’offerta un buon modo di passare un po’ di tempo in compagnia. Entrato in auto, il 35enne è stato fatto sedere al centro del sedile posteriore. Poco dopo l’auto è ripartita. Dopo qualche battuta, però, le cose hanno preso una brutta piega: per ragioni che l’uomo non riusciva ad intendere, i quattro uomini componenti dell’equipaggio (autista compreso) hanno iniziato a picchiarlo con pugni e schiaffi urlando ripetutamente frasi nella loro lingua madre.

Risulteranno poi essere tutti residenti a Fabriano di origine comunitaria. Solo dopo circa 20-25 minuti e numerosi “giri” intorno Fabriano, il 35enne è stato fatto scendere ai giardini “Regina Margherita”: l’autovettura con a bordo gli aggressori è ripartita a grande velocità. Il ferito ha raggiunto il commissariato della Polizia di Stato di Fabriano per raccontare l’accaduto: i poliziotti lo hanno accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale di Fabriano dove è stato medicato per trauma cranico, ecchimosi varie al volto e la rottura di un dente.

Ha riportato una prognosi iniziale di 10 giorni salvo complicazioni. Terminate le cure, l’uomo ha presentato querela a un ispettore dell’ufficio controllo del Territorio. Le indagini, immediatamente scattate, sono risultate particolarmente complesse. Infatti solo due dei quattro autori delle violenze erano conosciuti, peraltro con il soprannome. La marca e il modello dell’auto erano ricordati dalla vittima in modo approssimativo. E la sostanziale incertezza sui motivi dell’aggressione ha fatto sorgere dubbi sulla ricostruzione del fatto per come presentata dal ferito. E’ stata necessaria una certosina attività di ricostruzione e combinazione delle immagini acquisite dagli impianti di videoregistrazione di cittadini pubblici e privati per avere conferma che la dinamica degli eventi forniva riscontro alle dichiarazioni del ferito. Individuata la targa della auto utilizzata dagli aggressori, questi sono stati compiutamente identificati in quattro cittadini comunitari, da anni residenti in Fabriano, di età compresa tra i 20 ed i 43 anni, operai. Uno dei questi risultava avere pregressi problemi con la giustizia per reati contro la persona.

Tutti e quattro sono stati denunciati per lesioni volontarie e violenza privata. Saranno successive indagini a far luce del movente alla base del fatto. Si ipotizza ci fossero pregressi dissidi tra i coinvolti in ragione di osservazioni e critiche espresse in pubblico anche riferite a componenti femminili delle rispettive famiglie. Le posizioni degli indagati sono state poste alla attenzione del questore Cesare Capocasa al fine dell’eventuale applicazione di misure di prevenzione a tutela della sicurezza pubblica.