
La sala del Consiglio comunale anche ieri molto calda
Potrebbe essere stato l’ultimo Consiglio comunale del primo governo del sindaco dimissionario Francesco Pirani quello di ieri pomeriggio. L’approvazione del bilancio consolidato è passata con il voto unanime della maggioranza che cerca di ricompattarsi per evitare che il primo cittadino, entro martedì, termine ultimo, confermi le dimissioni. I latiniani hanno dato prova ancora una volta, almeno in aula, di tendere una mano con il voto favorevole, senza far mancare da parte dl leader Dino Latini però, lezioni e rimandi alla propria lealtà con l’ok alle linee programmatiche di lunedì scorso. Al centro del dibattito la pagella del Mef, inviata sia al Comune che alla Corte dei Conti, che dopo un’ispezione avrebbe bacchettato la città su diversi punti che riguardano soprattutto le società partecipate, ad esempio il non motivato mantenimento della Ecofon senza dipendenti. "Altro che punti tecnici irrilevanti. Ho come l’impressione che per anni si è guidato una macchina troppo potente senza saperlo – ha detto Pirani contro la scorsa amministrazione -. Ci sono rilevanze sulla gestione del Palabaldinelli e figura la mancanza di segnalazioni interne di illeciti, di trasparenza e di comunicazione delle gestioni nelle partecipate. Questi rilievi non riguardano la Asso ma la partecipata è stata gestita negli ultimi 10 anni arrivando al pareggio di bilancio solo "grazie" alla deroga per gli ammortamenti di esercizio altrimenti era in perdita". Il conto consuntivo 2023 dell’Azienda speciale servizi è stato approvato in seguito. "Tutte cose motivabili e ben di poco conto", hanno ribattuto i consiglieri democrat Mauro Pellegrini e Simone Pugnaloni. Per la nomina del Collegio dei revisori dei Conti Latini ha chiesto alla maggioranza di accogliere il nome proposto dall’opposizione: "Ritirate il nome presentato. Dobbiamo fare un passo in avanti per garantire il contrappeso istituzionale e, voi, per rispetto dell’apertura delle Liste civiche con il voto favorevole di prima", ha detto. Dieci minuti di sospensione non sono serviti alla maggioranza per dire di sì a Latini: "E’ un’ulteriore violazione nei nostri confronti ma il voto delle Civiche è di obbedienza francescana. Per la Asso cancelliamo il passato, il suo scopo è aiutare le persone in difficoltà". Cresce intanto la preoccupazione dei cittadini che temono, a parte le luminarie, di non poter vedere il Natale 2024 ma la giunta assicura che si sta lavorando per realizzarlo. Silvia Santini