RAIMONDO MONTESI
Cronaca

L’intelligenza artificiale sul palco. Gli ologrammi con artisti veri

Paola Giorgi: "Un performer ora può esibirsi simultaneamente in più luoghi e trasformarsi durante lo spettacolo".

Paola Giorgi e la presentazione del progetto «Ologrammi per un Teatro Reale»

Paola Giorgi e la presentazione del progetto «Ologrammi per un Teatro Reale»

E’ un attore, recita e si esibisce in scena di fronte a un pubblico. Ma non è in carne ed ossa: è un avatar pronto a interagire con gli altri attori della compagnia e gli spettatori.

E’ il teatro la nuova frontiera dell’Intelligenza Artificiale: presto assisteremo a rappresentazioni in cui degli ologrammi reciteranno con gli artisti ‘veri’, senza soluzione di continuità tra il mondo reale e quello ‘aumentato’. Accade grazie al progetto ‘Ol.T.Re’ - Ologrammi per un Teatro Reale, creato da Bottega Teatro Marche su intuizione di Paola Giorgi e in collaborazione con Amat e il professor Emanuele Frontoni, docente all’Università di Macerata, tra i maggiori esperti di Intelligenza Artificiale. L’iniziativa è stata presentata di recente a Villa Ormond – Villaggio del Festival a Sanremo, in una masterclass di fronte ad oltre 70 studenti italiani, tenuta dall’attrice e produttrice marchigiana, e patrocinata da Regione e Camera di Commercio Marche.

Un filo rosso collega oggi più che mai arte e tecnologia. Il progetto punta a integrare l’intelligenza artificiale nel mondo della creatività e impiegare le tecnologie di generative AI e di ‘avatarizzazione’ dei personaggi, per dare vita a performance impossibili nel mondo fisico, superando i limiti del corpo e creando esperienze immersive.

"Un performer può ora esibirsi simultaneamente in più luoghi – spiega Paola Giorgi –, interagire con il pubblico in modi innovativi e trasformarsi in tempo reale durante lo spettacolo. La ‘generative AI’ funge da collaboratore creativo, suggerendo variazioni, generando alternative e aprendo nuove direzioni artistiche. Si crea così un dialogo e un confronto di idee continuo, si possono esplorare stili inediti e scoprire combinazioni inaspettate".

Per il professor Frontoni l’ibridazione digitale delle arti permetterà "non di sostituire, ma di amplificare l’espressione artistica. Il futuro del teatro, e non solo, potrebbe essere sempre più legato a questa simbiosi creativa tra umano e artificiale, in un contesto in cui l’IA aprirà nuove frontiere per l’immaginazione". Ol.T.Re valorizzerà il settore dello spettacolo, creando un prodotto culturale ‘digitale’ capace di attrarre soprattutto i giovani.